Forse pochi lo sanno, ma il 2021 e’ l’anno internazionale della frutta. Lo celebra la Fao, nell’ambito del decennio dedicato dalle Nazioni Unite alla nutrizione (arco temporale 2016-2025) e in quello della valorizzazione dell’agricoltura, iniziato nel 2019 che si allunga per tutto il 2028. L’Aifv 2021, acronimo dell’anno internazionale, rappresenta pertanto per la Fao “un opportunita’ unica per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della frutta e della verdura per l’alimentazione umana”, la sua sicurezza e la sua salute, spiega il comunicato ufficiale della Fao. Anche al fine di progettare un futuro all’insegna della sostenibilita’ e della corretta gestione delle risorse, in una funzione che punta alla riduzione degli sprechi alimentari.
Per raggiungere questo traguardo, la Fao ha varato un intenso calendario di iniziative a carattere istituzionale che copriranno tutto il 2021, all’insegna della “condivisione di buone pratiche” come lo sono la sostenibilita’ di stoccaggio, il trasporto, il commercio, la lavorazione, la trasformazione, la vendita al dettaglio, la riduzione degli sprechi e il riciclaggio; quindi, nell’ambito dell’integrazione dei piccoli agricoltori nelle catene di produzione locale, regionale e globale, riconoscendo il contributo della frutta e della verdura, compresi gli ecotipi e le varieta’ locali, fino alla loro sicurezza alimentare, nutrizione, mezzi di sussistenza e redditi; con l’idea di rafforzare la capacita’ di tutti i Paesi, soprattutto quelli in via di sviluppo, di adottare tecnologie e approcci innovativi nel combattere le perdite e gli sprechi di prodotto.