“I dirigenti pubblici della Regione Puglia sono ultra convinti che sia obbligatorio chiedere almeno l’autocertificazione del Durc e quindi, chi non e’ in regola con il Durc, ricevera’ il ristoro ma la quota mancante andra’ direttamente a coprire il mancato versamento dei contributi per i dipendenti”.
Lo ha dichiarato il vicepresidente della Regione Puglia, Raffaele Piemontese rispondendo alla protesta sollevata ieri da parte di un gruppo di una quarantina di ristoratori foggiani che ha chiesto che venga rimossa la clausola della regolarizzazione del Durc, – Documento unico di regolarita’ contributiva – presente nel bando ristori della Regione Puglia dello scorso 16 febbraio e destinato alle imprese che sono state costrette alla chiusura dall’8 al 14 dicembre 2020 a causa dell’estensione della zona arancione in 20 comuni pugliesi. “Faccio – spiega Piemontese – un esempio piu’ concreto: qualora un operatore ha diritto ad un ristoro di mille euro e ha un debito con l’Inps per mancato versamento di contributi per i propri dipendenti di 500 euro, c’e’ l’intervento sostitutivo: cioe’ 500 euro andranno a coprire il debito con l’Ente previdenziale e altri 500 euro saranno di ristoro”.
Poi Piemontese aggiunge di comprendere le difficolta’ oggettive che stanno vivendo i ristoratori: “Su questo c’e’ il mio sostegno, ma se il Governo nazionale su questo non ci autorizza a pagare anche senza l’autocertificazione del Durc, pertanto non e’ possibile fare pressioni improprie sui nostri dirigenti al fine di evitare la presentazione del Durc”, conclude.