E’ corsa a bar, ristoranti, pizzerie e agriturismi nell’ultimo fine settimana prima del blocco anti Covid che coinvolge oltre un locale su due che si trova in zona rossa o arancione, anche se sono 12mila i locali della ristorazione che possono rimanere aperti la sera in Sardegna con il passaggio alla zona bianca dove non c’e’ il coprifuoco dalle 22 alle 5 ed e’ permesso il servizio al tavolo e al bancone anche dopo le 18. E’ quanto emerge dall’analisi di Coldiretti in riferimento alle misure anti contagio che scattano da lunedi’ da nord a sud dell’Italia.
La possibilita’ di apertura serale a cena – sottolinea la Coldiretti – vale l’80 per cento del fatturato di ristoranti, pizzerie ed agriturismi duramente provati dalla chiusure forzate, ma nelle Regioni gialle e’ consentita per ora la sera solo la consegna a domicilio o l’asporto che riduce la sostenibilita’ economica per giustificare le aperture tanto che in molti preferiscono mantenere le serrande abbassate aumentando le perdite economiche ed occupazionali.
Una situazione che con il caldo favorisce gli assembramenti nelle piazze, lungo le vie dello shopping, nel lungomare o davanti ai locali della ristorazione dove all’interno sono state adottate importanti misure di sicurezza, come il distanziamento dei posti a sedere facilmente verificabile, il numero strettamente limitato e controllabile di accessi, la registrazione dei nominativi di ogni singolo cliente ammesso. Con la riapertura di cinema, teatri e musei, secondo Coldiretti sarebbe fondamentale consentire, esclusivamente ai ristoranti che si trovano nelle zone gialle e che dimostrano di rispettare i rigidi requisiti previsti, l’apertura serale fino all’orario di inizio coprifuoco.