A livello d’impresa l’eterogeneita’ degli effetti prodotti della crisi e’ massima. Le recenti indagini sugli effetti dell’emergenza sanitaria mostrano che a novembre 2020 quasi un terzo delle IMPRESE considerava a rischio la propria sopravvivenza, oltre il 60% prevedeva ricavi in diminuzione e solo una su cinque riteneva di non avere subito conseguenze o di aver tratto beneficio dalla crisi.
E’ quanto emerge dal Rapporto sulla competitivita’ dei settori produttivi dell’Istat. Nonostante uno scenario in miglioramento, le prospettive di ripresa per il 2021 sono giudicate limitate: meno di una impresa su cinque prevede una normale prosecuzione dell’attivita’ nella prima meta’ dell’anno. La crisi ha colpito soprattutto le IMPRESE di piccola e piccolissima dimensione (risulta a rischio oltre un terzo di quelle con 3-9 addetti) e si e’ manifestata prevalentemente attraverso un crollo della domanda interna e della liquidita’.
Scopri le ultime notizie in tempo reale. News e aggiornamenti su politica, cronaca, lavoro, economia, attualità e molto altro su www.supersud.it