L’idea di ‘voucher Covid’ per tentare di far fronte a una crisi del lavoro che “e’ e sara’ senza precedenti”. La strategia di puntare sempre meno ai sostegni per prediligere la liquidita’ garantita. E un deciso appoggio all’assegno unico ai figli, che deve partire, ma “con sostanza”. In un’intervista ad “Avvenire”, Gilberto Pichetto Fratin (Forza Italia), viceministro dello Sviluppo economico, spiega come sta affrontando il governo Draghi questa emergenza. “Questo e’ un esecutivo di larghissima maggioranza, con posizioni in alcuni casi molto distanti fra i partiti. Sara’ un governo utile se lo sforzo di tutti sara’ quello di cogliere i punti di convergenza sulle vie per accompagnarci verso l’uscita dalla terribile pandemia”. E’ alle porte un nuovo decreto aiuti/sostegni. “L’entita’ del primo ‘dl Sostegni’ e’ stata relativa. Ora andiamo ad aggiungere altri 20 miliardi circa dei 40 complessivi. Premesso che vedo di difficile attuazione l’opzione di tarare gli aiuti sugli utili persi, l’idea mia e di Fi e’ di andare in modo piu’ puntuale a coprire i costi fissi e certi, come affitti e bollette e – per quanto possibile – tributi. In generale, pero’, e’ ora di capire che questo Paese non e’ in grado di ristorare tutto. Tanto piu’ che molte imprese non chiedono ristori, ma maggiori spazi di liquidita’. Non solo quelle che hanno perso fatturato, ma pure le aziende sane che hanno piu’ chance di ripartire”. E’ la sua proposta: “Si’, dobbiamo girare pagina, in un percorso da costruire con la Commissione Ue e le banche. Diamo prestiti non fino a 30mila euro come fatto finora, ma fino a 100mila euro con la garanzia statale al 100 per cento, da restituire entro 30 anni, alle piccole e medie imprese fino a un milione di fatturato: sono 1,5-2 milioni di soggetti. E prestiti con garanzie decrescenti alle imprese piu’ grandi. Sarebbe una risposta che da’ piu’ prospettive, perche’ fa guardare avanti e fa programmare il futuro”, ha concluso Fratin.
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