“Il governo intende attuare quattro importanti riforme di contesto, Pubblica amministrazione, giustizia, semplificazione della legislazione e promozione della concorrenza. Inoltre, sono previste iniziative di modernizzazione del mercato del lavoro e di rafforzamento della concorrenza nel mercato dei prodotti e dei servizi. E’ prevista infine una riforma fiscale, che affronti anche il tema delle imposte e dei sussidi ambientali”.
Lo scrive il premier Mario Draghi, nell’introduzione alle bozze del Pnrr pubblicata dal Foglio, passando in rassegna le principali riforme e gli obiettivi e aggiungendo un auspicio: “L’Italia deve combinare immaginazione e creativita’ a capacita’ progettuale e concretezza. Il governo vuole vincere questa sfida e consegnare alle prossime generazioni un paese piu’ moderno, all’interno di un’Europa piu’ forte e solidale”.
Il programma Next Generation Eu e’ “di portata e ambizione inedite”, sottolinea il premier, e per l’Italia “rappresenta un’opportunita’ imperdibile di sviluppo, investimenti e riforme”. Gli investimento avranno “un impatto significativo”: “Nel 2026, l’anno di conclusione del Piano, il prodotto interno lordo sara’ del 3,6 per cento piu’ alto rispetto all’andamento tendenziale e l’occupazione di quasi 3 punti percentuali”, scrive Draghi, con “miglioramenti marcati” su diseguaglianze di reddito e l’inclusione di genere, e un marcato calo del tasso di disoccupazione giovanile. Lo schema di governance prevede un “coordinamento centrale presso il ministero dell’Economia”, ma “il governo costituira’ anche delle task force locali che possano aiutare le amministrazioni territoriali a migliorare la loro capacita’ di investimento e a semplificare le procedure”.
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