“È inaccettabile lo stillicidio di vite spezzate sul lavoro di questi giorni. Servono misure drastiche subito, a partire dal potenziamento degli organici deputati alle ispezioni”. Lo ha scritto, in una nota, il segretario generale della Cisl Basilicata, Enrico Gambardella, il quale ha espresso “solidarietà alla famiglia di Andrea Recchia, l’operaio di 37 anni originario di Montalbano Jonico (Matera), morto in un incidente sul lavoro a Sorbolo (Parma)”.
“Ancora una volta – ha continuato il rappresentante sindacale – siamo qui a piangere una vita che non c’è più e a interrogarci sulle cause che stanno dietro alla interminabile scia di sangue di questi giorni. L’indebolimento della rete dei controlli, complice la pandemia, ha determinato un generale abbassamento della soglia di attenzione e della percezione sociale del fenomeno infortunistico. La questione della sicurezza deve perciò diventare una grande vertenza nazionale e impone una convergenza tra le forze economiche e sociali e le istituzioni ad ogni livello.
Ritengo pertanto – ha continuato Gambardella – opportuno che le prefetture di Potenza e Matera si attivino rapidamente per costituire tavoli di crisi a livello provinciale sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. I progressi registrati in questi mesi con i protocolli anti-Covid – ha concluso il segretario lucano della Cisl – vanno ora estesi al tema della sicurezza e della prevenzione degli infortuni“.
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