Ha riaperto il Museo Archeologico Romano situato al centro di Positano nella splendida costiera amalfitana e a pochi passi dalla spiaggia del centro costiero. Il Museo è nato dalla recente scoperta dei resti di una grande villa romana del I secolo d.C. rimasta sepolta dall’eruzione del Vesuvio del 79 d.C. La villa, che sorge in una posizione centrale del paese, sotto la chiesa di Santa Maria Assunta, fino a pochi anni fa era sconosciuta. Originariamente, si pensa, occupava l’intera area dell’odierna Positano ed è rimasta sepolta dalla pioggia di cenere e detriti del Vesuvio della famosa e violenta eruzione del vulcano del 79 d.C. In occasione della riapertura è inoltre possibile visitare lo splendido triclinium con il ciclo di affreschi romani in quarto stile pompeiano del I secolo d.C., la cripta superiore di età medievale e i preziosi reperti archeologici di età romana recuperati nel corso delle indagini con alcune novità espositive. “La bellezza del nostro patrimonio culturale torna a disposizione di tutti con la riapertura del MAR – dichiara Giuseppe Guida, Sindaco di Positano – anche se l’attività di ricerca, nonostante l’emergenza sanitaria, in realtà non si è mai fermata. Negli ultimi mesi una complessa indagine archeologica eseguita in prossimità del triclinio della villa marittima ha portato alla luce uno straordinario palinsesto costruttivo con l’individuazione di strutture architettoniche che precedevano quelle distrutte nel 79 d.C. Con la riapertura del museo, grazie proprio alle recenti attività di scavo ma anche di restauro di alcuni reperti parietali recuperati dalle indagini di via Rampa Teglia, in sinergia con la SABAP di Salerno Avellino – grazie alla disponibilità del Soprintendente Francesca Casule e del funzionario archeologa Silvia Pacifico –, la struttura museale potrà offrire un rinnovato percorso espositivo volto a valorizzare lo straordinario potenziale archeologico, storico, culturale e ambientale che caratterizza il nostro comune”.
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