La regione Puglia oggi torna a dire no a nuove trivellazioni in Adriatico.”Lo svolgimento delle attività di prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi produce un importante impatto negativo sull’ecosistema marino, incidendo in maniera irreparabile sull’habitat di tante specie che popolano l’Adriatico e, di riflesso, anche sulle attività economiche, pesca e turismo, che dal mare traggono la loro forza e ragion d’essere”, sostengono in una nota congiunta il governatore pugliese Michele Emiliano e l’assessora regionale all’Ambiente, Anna Grazia Maraschio.”Per questo, alla luce del parere non vincolante espresso dall’avvocato generale della Corte di Giustizia Europea, Gerard Hogan, intendiamo ribadire la nostra posizione di netto rifiuto a nuove trivellazioni al largo della Puglia”, dicono.”Un rifiuto che oggi, con il via libera europeo al Pnrr, trova ulteriore legittimazione nel cammino di transizione ecologica che l’Italia intende avviare”, spiegano Emiliano e Maraschio. “Sappiamo che la sfida del futuro si gioca sull’ambiente e sulla sua tutela: avallare nuove prospezioni e ricerche di idrocarburi significherebbe compiere una scelta politicamente miope e amministrativamente incoerente”, proseguono.
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