Non bene: potrebbe riassumersi così la posizione di Potenza e Matera nelle “nuove classifiche ‘generazionali'” – riservate a bambini, giovani e anziani – pubblicate oggi dal quotidiano “Il Sole 24 Ore” per fotografare la qualità della vita di queste tre fasce di età. Ogni classifica è stata preparata – ha spiegato, in uno degli articoli, Michele Finizio – tenendo conto di 12 parametri, che “misurano con i numeri la vivibilità dei territori per bambini, giovani e anziani. Ne emerge un quadro nel quale – ha aggiunto – da Nord a Sud, i divari territoriali assumono purtroppo anche contorni generazionali. Mentre si conferma il ritardo generale del Mezzogiorno, che nelle tre graduatorie popola quasi sempre il fondo delle classifiche, è confrontando i singoli indicatori che si scoprono realtà locali complesse e sfaccettate”. In particolare, nella classifica riservata ai bambini – che vede ai primi tre posti le province di Cagliari, Udine e Oristano – Potenza occupa la 86/a posizione, Matera la 102/a. Fra gli indicatori considerati vi sono il tasso di fecondità, i pediatri, i posti disponibili negli asili nido, la retta media, i delitti denunciati a danno dei minori. Nella graduatoria riservata ai giovani (guidata da Ravenna, Ferrara e Forlì-Cesena), meglio Matera di Potenza: 49/a posizione contro 104/a. Fra gli indicatori vi sono i laureati, il quoziente di nuzialità, l’età media al parto, gli amministratori comunali con meno di 40 anni. Nella classifica riservata agli anziani (ai primi tre posti vi sono Trento, Ravenna e Bolzano), Potenza occupa la 82/a posizione, Matera la 85/a. Fra gli indicatori considerati vi sono la speranza di vita a 65 anni, le biblioteche, i geriatri, il consumo di farmaci per malattie croniche, l’importo medio delle pensioni di vecchiaia. Il quadro generale per le due province lucane non migliora nella parte dedicata alle “mappe demografiche generazionali”, relative all'”incidenza di bambini, giovani e anziani sulla popolazione residente”: sia a Matera sia a Potenza cala l’incidenza di bambini (fino a dieci anni) e giovani (da 18 a 35 anni) e aumenta quella degli anziani (a Matera del sei per cento, a Potenza del 3,8 per cento). Al primo gennaio 2021 rispetto al 2016, in provincia di Matera l’indice di incidenza per i bambini è sceso del 10,6 per cento e quello per i giovani dell’8,1 per cento; nello stesso periodo, in provincia di Potenza, indice giù del 12,6 per cento per i bambini e del 9,6 per cento per i giovani. Ha scritto Alessandro Rosina nell’articolo a commento delle tabelle: “In tutto il territorio italiano l’incidenza dei giovani risulta da tempo sotto la media europea, quindi su livelli tra i più bassi del pianeta. Questo processo di ‘degiovanimento’ è partito dal Centro-Nord ma sta interessando sempre di più anche il Mezzogiorno”.
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