La mappa della sostenibilità: livelli di eccellenza per 17 province La mappa della sostenibilità: livelli di eccellenza per 17 province Grassi, vicepresidente di Confindustria: “Il reddito di cittadinanza va rivisto” Roma, 28 giu. (askanews) – Livelli di eccellenza solo per 17 province italiane in materia di sostenibilità. È quanto emerge dall’inchiesta di Industria Felix Magazine, trimestrale diretto da Michele Montemurro, in edicola in supplemento a Il Sole 24 Ore su Milano, Roma e Napoli (con download gratuito su industriafelix.it), realizzata in collaborazione con l’Ufficio studi di Cerved. Gli impatti economici, sociali e ambientali delle attività produttive dividono nuovamente il Paese, come se viaggiasse su tre binari: l’alta velocità del Nord, l’alta capacità del Centro e le linee regionali del Sud. L’analisi, effettuata con i numeri di Cerved e di fonti pubbliche, ha elaborato 280 indicatori per tutte le regioni italiane, che si aggregano in 20 criteri e ha generato una vera e propria mappa della sostenibilità a cui è dedicata la copertina del magazine. Dal punto di vista ambientale, invece, le situazioni più critiche si stimano a Messina, L’Aquila, Trapani, Taranto e Crotone sul fronte della gestione delle scorie e dei rifiuti. In un’intervista nella rubrica “Personaggi” il vicepresidente di Confindustria Vito Grassi “boccia” così com’è il reddito di cittadinanza perché ritiene che «si è rivelato una misura di assistenzialismo fine a sé stesso e non, come si proponeva, un “ponte” verso il rientro nel mercato del lavoro. Il risultato è che del milione e 700mila persone che percepiscono il reddito di cittadinanza, l’Anpal ne ha ricollocate solo 423. Insomma, è uno strumento di contrasto alla povertà che – secondo Grassi – andrebbe mantenuto irrigidendo i criteri d’accesso, ma stralciando la parte relativa alle politiche attive del lavoro per le quali è fondamentale accelerare su una riforma degli ammortizzatori puntando su formazione e rioccupabilità». Protagonisti tra i personaggi sono l’amministratrice di Nordival, l’imprenditrice bresciana Cristiana Bosetti, che racconta come è difficile fare impresa per una donna in Italia, nonostante le elevate performance della sua azienda (mol di poco più di un terzo del fatturato) e per la nuova sezione dedicata agli imprenditori con la passione per l’ippica (nel caso in specie per il trotto) spazio a uno dei più grandi proprietari e allevatori italiani, l’ingegnere trevigiano Maurizio Biasuzzi, mister “Bi”, che lancia al governo la sfida di privatizzare l’ippica, ora gestita dal Ministero delle Politiche agricole e da pochissimo tempo dal sottosegretario Francesco Battistoni. Nella rubrica “Storie” riflettori sulla marchigiana Fiorini Packaging e sull’altoatesina Biogas Wipptal. Mentre le pagine delle “Opinioni” sono firmate da Mauro Alfonso, Fabio Gallassi e Mauro Polin, Francesco Lenoci, Giovanni Lo Storto, Sante Maiolica, Cesare Pozzi e Giuseppe Surdi. Tra i libri spazio a “Economia, gestione e finanza dei football club professionistici” di Gimede Gigante e Claudio Sottoriva. Nelle 16 pagine dedicate allo speciale “Premio Industria Felix 2021” ci sono i nomi delle imprese più competitive, affidabili e talvolta sostenibili del Nord e del Centro Italia premiate durante i 5 eventi digitali realizzati dal 4 marzo al 13 maggio scorso. Industria Felix tornerà con gli eventi in presenza il 2 luglio a Taranto (Puglia, Basilicata e Molise), il 7 settembre a Napoli (Campania), il 17 settembre ad Acaya-Le (L’industria turistica di Puglia) e il 25 novembre a Roma all’Università Luiss Guido Carli (edizione nazionale con Fiera digitale e business match).
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