È stato trovato l’accordo anche sull’emendamento della Lega (primo firmatario Alberto Gusmeroli) che rinvia al 30 settembre il versamento delle imposte dirette e dell’Irap che erano in scadenza al 30 giugno per le partite Iva soggette alle pagelle fiscali, in gergo tecnico gli Isa. Una definizione che dovrebbe ricomprendere anche i forfettari che operano nei settori di attività per cui sono stati elaborati gli Isa, così come era stato previsto nel 2019 dalla risoluzione 71/E. Se sarà conformato dal voto della commissione Bilancio, il rinvio al 30 settembre dei pagamenti delle imposte è ben più lungo di quello disposto dal Dpcm di fine giugno con cui il Governo ha differito i versamenti di 4,3 milioni di partite Iva dal 30 giugno al prossimo 20 luglio. In tutto questo, invece, non ci sarà alcun esonero generalizzato dagli Isa. «Non ci sarà mai la disapplicazione», ha evidenziato ancora la viceministra Castelli. Del resto, va ricordato che nei mesi scorsi sono stati adottati più provvedimenti che hanno escluso dall’obbligo di compilazione ai fini fiscali (ma non ai fini statistici) degli Isa quasi un milione di partite Iva nei settori più colpiti dalla pandemia.
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