“Occorre accelerare i tempi per estendere ad altri territori della Campania l’ingresso nella Strategia delle Aree interne, la cosiddetta Snai. Esistono vasti e importanti comprensori regionali, come quello dell’Alto Sele-Tanagro-Alburni, che hanno avanzato proposte di candidatura e progetti, peraltro già accolti, che non possono essere esclusi dalla programmazione 2021-2027. Presto, con il coinvolgimento della Commissione speciale regionale Aree interne, presieduta da Michele Cammarano, avrò un incontro al Ministero per il Sud e la Coesione territoriale finalizzato a una definizione di un percorso rimasto purtroppo incompleto”. E’ l’impegno assunto da Anna Bilotti, deputata del Movimento 5 Stelle e componente dell’Intergruppo parlamentare Aree interne, nel corso di un incontro, avuto nella sede di Oliveto Citra della Comunità montana del Tanagro-Alto e Medio Sele, con i sindaci e gli amministratori di 19 comuni del territorio salernitano interessato dalla Strategia Snai. “Con i sindaci ho avuto un’occasione di confronto importante e costruttiva sui tanti problemi che attanagliano le nostre aree interne – aggiunge Bilotti -. Viabilità, sanità, istruzione, ambiente sono solo alcuni dei temi politici la cui gestione va ripensata in funzione dei diritti negati a queste splendide comunità, che sono strategiche per il futuro della Campania e che meritano una nuova idea di sviluppo. Tanto per fare un esempio: la resistenza all’insediamento delle Fonderie Pisano a Buccino non è un pregiudizio contro un’azienda o un imprenditore, ma la consapevole necessità di stimolare un’economia coerente con il territorio, capace di sfruttare il capitale umano del luogo e che abbia una prospettiva di lungo periodo. Lo sviluppo dell’agroalimentare, della ricettività turistica e della valorizzazione culturale sono le strade maestre per fare rientrare i nostri giovani e fermare la drammatica piaga dello spopolamento. La vastissima provincia di Salerno può rappresentare un simbolo per la rinascita dei territori marginali: ecco perché alle due aree già riconosciute dalla Strategia delle Aree interne, vale a dire Cilento interno e Vallo di Diano, deve aggiungersi presto quella dell’Alto Sele-Tanagro-Alburni”.
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