Barilla in campo per la sostenibilità ambientale. Dallo scorso maggio sono stati ridotti i camion su strada della grande azienda alimentare implementando il trasporto su rotaia. I nuovi trasporti intermodali ferroviari attraversano il Paese sia sulla dorsale tirrenica che su quella adriatica, dagli interporti di Parma e Piacenza ai terminal di Marcianise, in Campania e con Bari, in Puglia, il tutto grazie ad un accordo con GTS. A bordo dei container 110mila tonnellate delle varie tipologie di prodotti commercializzati: pasta, sughi, pesti e prodotti da forno. Saranno così gestiti 6mila trasporti all’anno, che permetteranno di ridurre in media di circa il 60% le emissioni di CO2 rispetto al trasporto su gomma e di togliere dalla strada circa 6.000 camion. Da diversi anni Barilla si occupa di favorire soluzioni a ridotto impatto ambientale nel trasporto di materie prime e prodotti finiti. In Svezia e Germania, l’azienda ha già incrementato la quota di prodotti che trasportati in treno. In Italia Barilla ha introdotto soluzioni di trasporto per i prodotti finiti con mezzi alimentati a gas o metano liquido. Nel 2019 Barilla ha trasportato sui treni oltre 100mila tonnellate di grano, generando un risparmio di CO2 di oltre il 70% rispetto al trasporto su gomma. Ne è un esempio la tratta del treno del grano Ravenna – Parma, inaugurata nel 2015 che trasporta direttamente il grano duro dentro lo stabilimento di Parma. Inoltre, da Marzo 2020, il 70% dei prodotti destinati dall’Italia alla Germania viene spedito con una soluzione intermodale sviluppata in partnership fra Barilla e GTS. Sono tre i treni che ogni settimana percorrono la tratta dall’interporto di Parma al terminal di Ulm, in Baviera.
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