Una misura contro il caro-voli in Sicilia, piaga che si abbatte ormai da anni sugli abitanti dell’isola che per motivi di lavoro o di necessità sono costretti a spendere cifre altissime per gli spostamenti a causa della condizione di insularità della Regione. Nella Sala Mattarella di Palazzo Reale di Palermo, sede dell’Assemblea Regionale Siciliana, è stata presentata oggi la misura “SiciliaVola”, che punta a contrastare il caro-voli per i trasporti aerei e allo stesso tempo vuol favorire la mobilità interna e europea della Sicilia, andando così a contrastare gli effetti intrinseci di un territorio di tipo insulare come quello della regione siciliana. Beneficiari della misura, dunque, saranno in particolar modo le fasce sociali più bisognose, ulteriormente in difficoltà a causa della pandemia di Covid-19. Nel corso della conferenza stampa, alla presenza del sottosegretario alle Infrastrutture e alla Mobilità Sostenibile, Giancarlo Cancelleri, sono stati illustrati i contenuti di “SiciliaVola” e le modalità attuative del progetto. Quattro le categorie coinvolte, si tratta degli studenti fuorisede, dei lavoratori fuorisede, di chi si va a curare fuori dalla regione e dei disabili gravi e gravissimi. Questi soggetti potranno volare da Palermo verso tutte le destinazioni europee. Si tratta dunque di un modo per aggredire il cosiddetto caro-voli, ma alla base di tutto ci sarà l’adesione volontaria delle compagnie aeree. Fin qui soltanto Alitalia e BlueAir lo hanno fatto, da settembre si aggiungeranno EasyJet e Volotea: “Dal 5 di agosto sarà possibile registrarsi sul sito SiciliaVola.it – spiega il sottosegretario Cancelleri – chi rientra nelle quattro categorie potrà accreditarsi, avere un codice alfanumerico, andare sul sito delle compagnie e immetterlo in un’area dedicata. Il vaucher consentirà di accedere a un prezzo scontato e sarà il ministero a risarcire le compagnie. Speriamo che questa operazione possa fare abbassare i prezzi della concorrenza. Purtroppo come Governo non entriamo all’interno delle scelte commerciali delle aziende. Se loro reputano che non sono remunerative non possiamo farci nulla”. Gli aeroporti maggiori di Catania e Palermo, sotto la lente d’ingrandimento della Commissione Europea per la continuità territoriale, possono dunque usufruire di una direttiva comunitaria aiuterà le quattro categorie sociali. “SiciliaVola” mette a disposizione 75 milioni di euro complessivi, 50 milioni di euro per il 2021 (eventuali fondi che non saranno utilizzati andranno a sbalzo nel 2022) e 25 milioni per il 2022. Ma c’è anche un discorso legato alla mobilità su rotaia. “La condizione di insularità – ha aggiunto Cancelleri – ci costa sei miliardi l’anno. Serve un piano di infrastrutture che ci possa portare fuori dalla situazione di insularità. Dal primo ottobre arriverà il FrecciaBianca in Sicilia, permetterà ai siciliani di avere un biglietto integrato con il Frecciarossa di Reggio Calabria. Il traghetto avrà coincidenze garantite, così come i due treni”. “Dal 2023 arriverà il Frecciarossa: in Italia il treno viaggerà con quattro vagoni uniti – ha concluso l’esponente del Movimento 5 Stelle – a Villa San Giovanni un vagone prende la direzione di Palermo e uno di Catania. Ma sono attività che contemplano ancora un attraversamento di tipo dinamico dello stretto, in estate sarà poi il momento di parlare dell’attraversamento statico”.
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