“Nuove regole per viaggiare dettate in piena stagione estiva. Così il turismo non riparte”. A dichiararlo è il presidente provinciale di Assoviaggi Caserta, Rosa Nacca che aggiunge: “Ancora una volta, a pagare le conseguenze sui ritardi di un Governo che non perde la cattiva abitudine di approvare decreti “last minute”, sono le aziende dell’intera filiera del turismo”. Dopo una timida ripresa, per le agenzie di viaggi è arrivata l’ennesima stangata. “I clienti sono in delirio e continuano a chiamare perché preoccupati su come e se si svolgerà la loro vacanza – spiega Rosa Nacca – La bozza di decreto sul green pass annuncia ma non definisce con chiarezza le regole per hotel e villaggi. Possibile che dopo quasi 17 mesi dall’annuncio della pandemia il Governo non ha capito che agenzie di viaggio e tour operator vivono di programmazione a lungo termine? Eppure è stato riconosciuto che il turismo è il settore più colpito”. La rabbia degli addetti ai lavori è tanta. “È normale cancellare un lavoro durato mesi in un solo giorno? – si chiede Nacca – È normale che, chi con sacrificio sta cercando di tenere a galla la propria azienda debba essere affossato dai ritardi di un sistema che ancora una volta dimostra di non essere in grado di gestire la situazione? Dopo 17 mesi ci sono ancora aziende in attesa del pagamento della prima e/o della seconda tranche del Mibact. Così il turismo non riparte, così l’Italia rischia di perdere i benefici prodotti da lavoratrici e lavoratori autonomi della filiera turistica che ricordo produce, anzi, produceva fino al 2019 il 13% del Pil”. E sulla campagna vaccinale: “Non ha prodotto i risultati desiderati e allora si rende obbligatorio il green pass che presume la vaccinazione, ma, quest’ultima è facoltativa, due lati della stessa medaglia che non si fondono – afferma il presidente provinciale di Assoviaggi Caserta – Se lo scorso anno vigeva l’incertezza tra i viaggiatori, quest’anno regna la confusione. Obbligatorio o no? Questo è uno dei tanti dilemma che accompagnano questa calda estate. Con i corridoi turistici chiusi, tra meno di 15 giorni agenzie di viaggio e tour operator si ritroveranno senza lavoro, con una drastica ripercussione su tutti i lavoratori e le loro famiglie”. Da qui l’appello alle istituzioni: “Dobbiamo e vogliamo ritornare a lavorare. Se la situazione resta questa, si fa sempre più necessario ricevere ristori adeguati, altrimenti rischia di scomparire un intero settore, abbiamo bisogno di regole chiare perché non possiamo più continuare a fare e disfare”, conclude Rosa Nacca.
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