Complessivi 43 milioni di euro: è consistente l’investimento del Governo per il bonus termale le cui modalità di fruizione sono state precisate nel decreto del primo luglio 2021 pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 5 agosto scorso. Stesso giorno del via libera del Consiglio dei ministri al provvedimento sul green pass che non è previsto per l’accesso alle strutture termali, come è stato precisato dal Governo in risposta ad una Faq e su pressanti richieste di Federterme. Confermando che i buoni termali non sono cedibili, non costituiscono reddito imponibile del beneficiario e non rilevano ai fini del computo del valore dell’indicatore della situazione economica equivalente, è stato innanzitutto chiarito che la procedura, ai sensi dell’articolo 29-bis, comma 3, del Dl 104/2020, è gestita da Invitalia.
All’articolo 5, dei complessivi 13 del decreto del Mise, si chiarisce che beneficiari del buono saranno gli utenti che acquisteranno, presso gli enti termali accreditati, uno o più servizi. Il buono è concesso nella misura del 100% del prezzo di acquisto fino ad un massimo di 200 euro e ciascun utente – chiarisce il comma due dell’articolo 5 – può usufruire di un unico buono per servizi termali che non sono già a carico del Servizio sanitario nazionale o di altri enti pubblici, ovvero oggetto di ulteriori benefici riconosciuti all’utente, fatte salve le eventuali detrazioni previste dalla normativa fiscale sul costo del servizio termale eventualmente non coperto dal buono.
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