L’Usb ha proclamato per il 31 agosto uno sciopero dei lavoratori dello stabilimento siderurgico di Taranto in cassa integrazione straordinaria alle dipendenze dell’Ilva in As, con “presidio ad oltranza” a partire dalle 9.30 sotto la sede della Regione a Bari. Si protesta così contro il mancato avvio di lavori di pubblica utilità per fornire una integrazione salariale agli operai. Sono circa 1.600 quelli rimasti ancora in capo all’Ilva in Amministrazione straordinaria. Il coordinatore provinciale dell’Usb Francesco Rizzo in una nota parla di “silenzio assoluto dopo la riunione della Task Force Regionale nella quale era stata presa in carico la proposta di Usb di destinare i lavoratori ex Ilva in As ai Lavori di Pubblica Utilità, come accade a Genova da ormai 16 anni. Sono passati ormai 3 mesi da quell’incontro – aggiunge – e nessuna risposta è stata data, nonostante le rassicurazioni circa una nuova convocazione entro un mese da quel 19 maggio”. Le rivendicazioni riguardano anche il “sistema di calcolo integrazione salariale 2022 e anni successivi, prospettive future per i lavoratori collocati in As, insinuazione al passivo (tutto è fermo al gennaio 2015) e sblocco Tfr”. In occasione dello sciopero, annuncia Rizzo, “si terrà l’assemblea dei lavoratori al fine di discutere delle altre forme di protesta da mettere in campo. Il 31 agosto sarà solo l’inizio della mobilitazione che non si fermerà se non di fronte a sviluppi concreti della vertenza”.