Era l’Italia che viveva la contestazione studentesca, che si avvicinava agli anni di piombo, che lavorava sulle politiche industriali alle fine del boom. Ma dal punto di vista politico era l’Italia che era riuscita finalmente a dare attuazione al titolo V della Costituzione creando le Regioni a statuto ordinario con le loro autonomie. Nacque così anche l’autonomia politica della Regione Campania che portò i cittadini al voto il 7 e 8 giugno di quell’anno, in applicazione della legge del 1967 presentata dall’allora ministro dell’Interno, Paolo Emilio Taviani, che venne approvata il 17 febbraio del 1968. Dc al 25%, Pci al 13%, Psi al 7%, questi i principali esiti del voto che portarono alla formazione del primo consiglio che elesse primo presidente della giunta il consigliere anziano Carlo Leone, democristiano. Un viaggio fotografico con l’archivio dell’ANSA ma non solo e che ripercorre gli avvenimenti più entusiasmanti e più drammatici degli ultimi 50 anni nella Regione, ricordando anche il ruolo che l’ente regionale ha avuto in molti avvenimenti. Proprio quell’anno tornò il bradisismo a Pozzuoli che portò all’evacuazione del Rione Terra, ma gli anni Settanta furono segnati da diversi eventi drammatici, come l’epidemia di colera a Napoli del 1973. Anni anche di crescita economica e infrastrutturale con la fondazione dell’Alfa Romeo a Pomigliano e l’inaugurazione della Tangenziale di Napoli, ma anche anni di importanti eventi e musica con l’indimenticabile concerto dei Pink Floyd nell’anfiteatro degli Scavi di Pompei e di imprese sportive con la prima serie A dell’Avellino. Il decennio successivo cominciò con il drammatico terremoto dell’Irpinia che nel novembre del 1980 colpì duramente la Campania: 6.9 gradi la scossa, quasi tremila i morti di una devastazione che ha accompagnato la Campania nella ricostruzione per decenni. Gli anni Ottanta furono gli anni del rapimento dell’assessore regionale Ciro Cirillo, dell’omicidio da parte delle Brigate Rosse di Raffaele Delcogliano, l’assessore regionale al Lavoro autore di una riforma dei corsi di formazione regionali e dell’omicidio da parte della camorra del giornalista Giancarlo Siani. Anni duri, ma anche di consapevolezza per una Regione che vide nascere il Consorzio della Mozzarella di Bufala e quello del Pomodoro San Marzano Dop, che valorizzano i prodotti divenuti famosi poi in tutto il mondo, proprio negli anni in cui si chiuse un’era industriale con la crisi dell’Italsider di Bagnoli che porterà allo stop dell’acciaieria. Nelle foto della mostra un posto d’onore ha lo sport, con i trionfi dei fratelli Abbagnale e con quelli del Napoli di Maradona a partire dal primo scudetto del 1987 fino alle Universiadi nel 2019. Intanto la Campania muta, nel 1995 vede nascere il Centro Direzionale di Napoli e la metropolitana del capoluogo che ospita eventi storici, come la semifinale dei Mondiali di calcio del ’90 e il G7 del 1994 con i leader mondiali. Ma la storia vede importanti eventi anche nelle altre città a partire da Salerno che nel 1996 accoglie le prime navi da crociera e nel 1999 Papa Giovanni Paolo II. Gli anni 2000 sono quelli della svolta verso il boom turistico di Napoli e del Campania con la fondazione del Museo Madre, con il successo della Coppa America sul lungomare di Napoli, ma anche con la fama del mare del Cilento, amato ormai da tutta Italia, un boom frenato dalla crisi rifiuti ma poi ripartito con una crescita enorme fino alla pandemia covid, in cui la Regione lotta con gli investimenti dell’ente ma anche con la solidarietà tipica del popolo campano. (Ansa)
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