L’economia circolare e la sostenibilità sono al centro dell’accordo firmato dal Dipartimento di Ingegneria Civile, Energia, Ambiente e Materiali (Diceam) dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria e Callipo Conserve Alimentari, azienda calabrese con una storia di 108 anni nelle conserve ittiche di qualità. Una collaborazione nata con l’obiettivo di valorizzare gli scarti della lavorazione del tonno, inclusi i fanghi di depurazione, per trasformarli in prodotti ad alto valore aggiunto di omega-3, bioenergia e fertilizzanti organici. In questo modo si estende la vita utile dei prodotti e si riducono, al tempo stesso, le emissioni di CO2. “Siamo molto orgogliosi di questo accordo di collaborazione con l’azienda Giacinto Callipo Conserve Alimentari, che è una delle realtà industriali calabresi più conosciute e apprezzate a livello nazionale e internazionale. I temi al centro dell’accordo sono quelli dell’economia circolare blu e verde e hanno come obiettivo la trasformazione degli scarti della lavorazione industriale del tonno in nuove preziose risorse per la nutraceutica, la produzione di energia e di biofertilizzanti. Gli studenti dei corsi di laurea Diceam in Ingegneria Industriale e Ingegneria Civile e Ambientale per lo sviluppo sostenibile avranno, inoltre, la possibilità di svolgere tirocini e tesi di laurea collegati ai temi di ricerca oggetto dell’accordo”, commenta Giovanni Leonardi, direttore del Dipartimento Diceam.
La ricerca e l’economia circolare sono parte integrante della roadmap sulla sostenibilità tracciata da Callipo che aggiunge un nuovo tassello con questo accordo spingendo ulteriormente sul sostegno alla ricerca scientifica. “Il futuro della nostra regione e del Sud Italia passa anche dalla valorizzazione delle risorse che il mare ci offre e il compito delle Università e delle imprese è fare sistema per promuovere nuovi modelli di sviluppo basati su ricerca, innovazione e sostenibilità, temi da sempre al centro della nostra visione e strategia d’impresa. La partnership con il Diceam ci offre la possibilità di supportare oggi promettenti studenti attraverso borse di ricerca e di dottorato per avere domani giovani lavoratori calabresi che, ci auguriamo, possano essere i protagonisti di nuove attività imprenditoriali ad alto tasso di innovazione”, dichiara Pippo Callipo, amministratore unico della Giacinto Callipo Conserve Alimentari. Le attività saranno condotte dai laboratori di Chimica, Ingegneria Sanitaria e Matees del Diceam in sinergia con il Dipartimento di Agraria dell’Università Mediterranea e il gruppo di Mario Pagliaro, dell’Istituto Cnr per lo Studio dei Materiali nanostrutturati di Palermo. “Grazie a questa rete di laboratori, promossa e incoraggiata dal rettore dell‘Università di Reggio Calabria, Santo Marcello Zimbone, abbiamo recentemente presentato i primi importanti risultati sulla valorizzazione degli scarti di pesce in occasione di ‘Slow Fish 2021’ a Genova, tema su cui vi è molta attenzione considerando che si tratta di uno dei goals dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite in tema di sviluppo sostenibile. Tra le attività già sperimentate vi è ad esempio un nuovo processo sostenibile per il recupero di un olio naturale ricco di omega-3, acido eicosapentaenoico (Epa), acido docosaesaenoico (Dha), vitamina D3 e zeaxantina, partendo dagli scarti di lavorazione dell’acciuga. Il prodotto solido residuo derivante dal processo di estrazione è stato ulteriormente valorizzato per la produzione di gas metano e biofertilizzanti”, proseguono Paolo Calabrò e Francesco Mauriello, referenti scientifici dell’accordo. La partnership si svilupperà nell’arco di tre anni e i risultati della ricerca sugli scarti di lavorazione del tonno saranno utilizzati per scopi di divulgazione scientifica e didattica.
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