Dopo essere stata Capitale europea della Cultura 2019, Matera si candida a diventare “Capitale delle tecnologie emergenti”. Così, il vicesindaco e assessore comunale all’innovazione, Alberto Acito, intervenendo all’incontro “From data to value”, organizzato nella Casa Cava, nel cuore dei rioni Sassi, nell’ambito della “Road to EY digital summit”, in programma a Roma dal 5 al 7 ottobre. Insieme a Torino, Roma, Bari, Prato e L’Aquila, Matera è una delle sei città scelte dal Ministero dello Sviluppo economico per ospitare le Case delle tecnologie emergenti. «Puntiamo – ha aggiunto Acito – a essere un punto di riferimento per tutto il Mezzogiorno, anche grazie alla collaborazione con l’Università della Basilicata, con il Politecnico di Bari e con il Cnr. Il nostro obiettivo principale è quello di ‘aiutare’ i nostri giovani a rimanere qui e di essere sempre più attrattivi per le imprese«. In particolare, con la Casa delle tecnologie emergenti, Matera: «Si rivolge alla filiera delle industrie culturali e creative e della gestione del patrimonio culturale, senza mai dimenticare – ha concluso il vicensindaco – un turismo sempre più sostenibile anche grazie alla possibilità di mettere a disposizione dei nostri concittadini e dei visitatori servizi digitali all’avanguardia».
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