di Maria Caterina Bruno
DIAMANTE- Tramite un Dossier di 60 pagine trasmesso al segretariato generale del ministero della Cultura, in cui viene presentato il programma costruito per perseguire gli obiettivi ambientali e sociali dell’Agenda 2030 – così come richiesto dal bando – la cittadina di Diamante si è ufficialmente candidata a diventare “Capitale italiana della Cultura” nel 2024. Tale programma è composto da un insieme di strategie, strumenti, piani di sostenibilità ambientale e finanziaria, uniti ad un board concettuale che potrebbero far conquistare a “La Perla del Tirreno” il prestigioso riconoscimento.
A presiedere il comitato a supporto della candidatura, la Senatrice Liliana Segre, già cittadina onoraria di Diamante, un nome il cui calibro rappresenta – secondo il Sindaco, Sen. Ernesto Magorno – un motivo di grande orgoglio. La storia della Segre – sostiene Magorno – “ dà senso a quei valori che hanno ispirato il dossier, rafforza il messaggio dell’accoglienza, del dialogo tra i popoli e della tolleranza religiosa che sono una delle emergenze del nostro tempo”.
Il Professor Eugenio Gaudio, Presidente della Fondazione Roma Sapienza e già rettore dell’ateneo, ricopre invece il ruolo di Presidente del comitato direttivo, incaricato dell’attuazione del dossier.
Il dossier di candidatura, scritto dalla giornalista Lucia Serino, con la collaborazione dell’ antropologo dell’Unical Fulvio Librandi, dell’ex direttore dell’Unità, del Messaggero, e del Mattino, Paolo Gambescia, e del regista teatrale Andrea Carraro, si intitola “La storia ha un futuro brillante”, a supporto del progresso scientifico e della ragione umana, e verrà presentato in conferenza stampa il primo novembre prossimo presso il Santuario di San Francesco a Paola.