l Natale 2021 rischia di essere più “salato” sul fronte di prezzi e tariffe, e potrebbe costare agli italiani, a parità di consumi rispetto al periodo pre-pandemia (2019), quasi 1,4 miliardi di euro in più. A lanciare l’allarme il Codacons, che ha realizzato uno studio preliminare per verificare come gli aumenti dei prezzi nel settore dell’energia, dei carburanti e delle materie prime potrebbero ripercuotersi sulle spese delle famiglie legate alle prossime festività, prendendo in esame le quattro principali macro-aree dei consumi natalizi (alimentari, regali, ristorazione e viaggi). I rincari maggiori dovrebbero riguardare, sul versante alimentare, pandori e panettoni (+10%). E poi i viaggi (+7%) e i regali di Natale (+5%). Tenendo conto di tale situazione e ipotizzando una stima prudenziale dei rincari,secondo i consumatori, solo per il tradizionale cenone e pranzo di Natale le famiglie si ritroverebbero a spendere circa 100 milioni di euro in più rispetto al 2019 (+4%) con una spesa di 922 milioni per pesci carni e salumi (+2,5%), 436 per vino e bevande (+1,5%), 493 per ortaggi, frutta fresca e secca (+2,7%); 330 per pandori, panettoni e dolci lievitati (+10); 220 per pasta e pane (+10%).
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