La manovra, giunta al Senato per l’esame in prima lettura, prevede all’articolo 4 la riduzione dell’Iva dall’attuale 22% al 10% degli assorbenti per donna diversi da quelli compostabili. Stando alle indicazioni contenute nella relazione tecnica del Ddl di bilancio, sulla base di rilevazioni di settore e dei dati Istat risulta che in consumo medio, in confezioni, di assorbenti per ogni donna fertile è di circa 1,5, con una spesa media di 5,8 euro al mese e una spesa totale annuale di circa 70 euro. «Scorporando l’attuale Iva al 22% – si legge ancora nel documento – e calcolando un differenziale di 12 punti percentuali, si ottiene un valore annuale di circa 7 euro per ogni donna in età fertile. Dal censimento Istat della popolazione è stato considerato il numero delle donne in età fertile, dai 10 fino ai 50 anni, per un totale di circa 14 milioni di donne a cui sono state sottratte 450.000 donne mediamente in stato interessante ogni anno e sottratto un ulteriore 5%, che rappresenta coloro che già utilizzano assorbenti compostabili (già con aliquota agevolata). Moltiplicando il numero di donne interessate, circa 12,850 milioni, per il valore medio Iva pari a sette euro, si stimano minori entrate Iva di 90 milioni di euro su base annua a decorrere dall’anno 2022».
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