La conferenza Stato-Regioni-città ha dato il via libera il 3 novembre al decreto del ministro delle Infrastrutture, Enrico Giovannini, che finanzia con 3,6 miliardi di fondi Pnrr 29 nuovi investimenti urbani e nove linee già previste dai piani nazionali precedenti, che ora dovranno rispettare la scadenza al 2026 del Pnrr. Nella ripartizione va meglio a Firenze, Bologna, Palermo, Catania e Taranto, anche per le riserve Sud, mentre va meno bene per importo complessivo a Milano e Napoli. Torino assente da questa lista. Pesano, ovviamente, nella scelta di queste opere proprio lo stato della progettazione e i tempi di realizzazione, che dovevano essere compatibili con il Pnrr per evitare di perdere i fondi. Per questo qualche città ha inserito l’acquisto di treni, tram e bus. Già approvati – in un elenco a parte – anche 189 milioni aggiuntivi per le manutenzioni. A brindare sono soprattutto Bologna e Firenze che incassano 222 milioni ciascuna, rispettivamente per la linea Corticella-Maggiore e per la tratta Le Piagge-Campi Bisenzio sulla linea 4.2 e poi altri 150 milioni ciascuna come integrazione a interventi già programmati (rispettivamente linea rossa e linea 3). Al sud le città che incassano la tranche maggiore sono Palermo (504,4 milioni totali) e Catania (317 milioni) mentre a Bari arrivano 159 milioni e a Taranto 264,6 milioni.
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