Nuovi sistemi di sicurezza sulla rete (e treni che potranno viaggiare più veloci). Bari-Taranto potenziata per migliorare la qualità del servizio. Hub e stazioni più moderne e tecnologiche. Quasi 400 milioni di euro per la Sud Est: già finanziati da tempo, ma ora inseriti all’interno del “bacino” del Pnrr per lo sviluppo e il potenziamento delle ferrovie regionali. Fondi che presto diventeranno cantieri (da concludersi entro marzo 2026). È il “pacchetto” pugliese destinato a cambiare la vita dei viaggiatori. Compresi quelli baresi o che utilizzano il terminal del capoluogo. Per lavoro e non solo. Sono tre le direttrici principali sulle quali saranno suddivise le risorse: potenziamento dell’infrastruttura ferroviaria sulla linea Bari-Taranto per 86,5 milioni di euro; completamento dell’attrezzaggio Scmt/Ertms su tutta la rete Fse per 130,8 milioni di euro; realizzazione di hub intermodali e riqualificazione di 20 stazioni per un valore di 165 milioni di euro. Il decreto del Governo sarà varato in attuazione del Pnrr e comprende anche interventi per le reti ferroviarie dell’Umbria, del Friuli, del Piemonte e della Calabria: nei giornis scorsi il via libera della Conferenza Stato-Regioni e della Conferenza unificata. Finanziamenti, in realtà, già nel cassetto per migliorare il trasporto regionale (spesso, in Italia, vera cenerentola) e che ora vengono dirottati nel più ampio “paniere” del Recovery.
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