«Riteniamo che gli otto miliardi sono pochi, riteniamo che ne debbano essere messi almeno 13 su un taglio forte contributivo del cuneo fiscale». Lo ha detto a Potenza il Presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, a margine di un’iniziativa sul tema “Motore Mezzogiorno, Ripartenza Italia”, rispondendo a una domanda dei giornalisti sulla manovra finanziaria. «Noi – ha specificato il leader di Confindustria – l’abbiamo sempre dichiarato fin dall’inizio della discussione della legge di bilancio, noi riteniamo che gli otto miliardi debbano essere messi tutti sul taglio contributivo del cuneo fiscale, in primis per mettere più soldi in tasca agli italiani, gli stessi nove su dieci che, come ha detto Mattarella, hanno dimostrato un grande senso civico. Gli stessi italiani che si sono sacrificati in questi ultimi 18 mesi ed è – ha continuato Bonomi – anche giusto dargli un segno e soprattutto, mettere più soldi in tasca agli italiani, per stimolare la domanda interna». Secondo Bonomi, «È vero che l’export sta andando molto bene, quest’anno faremo forse 550 miliardi e quindi il record, ma dobbiamo stimolare anche la domanda interna, che è ferma da decenni. In secondo, visto che stanno aumentando le materie prime, stanno aumentando i costi energetici, l’unico fattore di competitività su cui possiamo lavorare – ha concluso – è abbassare il costo del lavoro». Il Pnrr rappresenta secondo Bonomi una «Occasione storica per rispondere ai divari, ai quali da 160 anni, dall’Unità d’Italia, questo Paese non sta dando risposta. Sono divari di genere, generazionali, di territorio e di competenze. Questa – ha proseguito – è la grande sfida che abbiamo di fronte: soprattutto dare una risposta alle categorie che più hanno sofferto, che più soffrono durante le crisi che sono i giovani, le donne e i lavoratori a tempo determinato. Al quale siamo chiamati tutti a dare una risposta, se falliremo – ha concluso Bonomi – sarà un grande fallimento per tutto il Paese».
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