Luigi Gubitosi fa il passo indietro che aveva preannunciato, non rassegna le dimissioni ma rimette le deleghe al cda. In una riunione lunga e infuocata la soluzione trovata per sbloccare il dossier Kkr è quella di affidare temporaneamente le deleghe al presidente Salvatore Rossi, non potendo cooptare nessuno nel board che ha già nei suoi 15 rappresentanti il numero massimo di consiglieri possibili. Ma Gubitosi è anche direttore generale e in questo ruolo viene sostituito da Pietro Labriola, già ceo di Tim Brasile, a cui viene affidato anche il mandato di aprire la data room e trattare con il fondo americano. In Borsa il titolo è rimasto fermo a 48 centesimi in una seduta burrascosa per tutto il resto del listino. Così ha preso forma lo scenario ipotizzato nell’imminenza del cda del 26 novembre con l’interim del presidente Rossi e Labriola che sale nella gerarchia del gruppo: forte dei risultati ottenuti in Brasile, il manager pugliese (come Rossi) è apprezzato in maniera trasversale. Già nel novembre 2018 si era verificato un caso simile: in quel caso era stato il cda a revocare, con decisione assunta a maggioranza e con effetto immediato, tutte le deleghe conferite ad Amos Genish assegnandole provvisoriamente al presidente Fulvio Conti. Oggi per cooptare un nuovo ad servirebbe il passo indietro di qualcuno e Vivendi potrebbe chiederlo a uno dei suoi 5 rappresentanti ma ora non dovrà affrettare la cosa. La data room invece, secondo le considerazioni che ha esposto Gubitosi, potrebbe aprirsi già lunedì e ci si aspetta che al termine del cda vengano anche nominati gli advisor.
Nato ad Altamura (Bari) nel 1967, Labriola ha mosso i primi passi in France Telecom, dove dal 1993 al 1994 ha ricoperto il ruolo di assistente dell’amministratore delegato. Dopo un passaggio a Cable & Wireless Italia, nel 1996 è già in Infostrada, dove è responsabile del Business Development prima e poi direttore marketing. Esperienza che lo prepara al suo ingresso, nel 2001, nel Gruppo Telecom Italia, dove comincia come responsabile marketing del Fisso, lanciando tra l’altro l’offerta Adsl Alice. Dopo vari altri incarichi, nel 2009 è nominato direttore della Business Unit per il segmento aziende per i servizi di telefonia fissa, mobile e ICT, lanciando Impresa Semplice. Poi, nel 2013 diventa coordinatore del progetto di scorporo della Rete e nel 2014 diviene responsabile Business Transformation & Quality. Fino a quando nel 2015 attraversa l’oceano per diventare Chief Operating Officer di Tim Brasil, fino a quando nel 2019 ne diventa amministratore delegato.
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