La Commissione europea ha deciso di proseguire la procedura di infrazione contro l’Italia per non aver imposto penalità per la violazione delle norme Ue che vietano dispositivi di manipolazione delle emissioni auto. L’Italia, riconosce Bruxelles, ha disposto il ritiro obbligatorio dei veicoli con software e altri sistemi di manipolazione delle emissioni, ma non ha applicato sanzioni. Il 17 maggio 2017 la Commissione ha avviato una procedura di infrazione contro l’Italia. Oggi, l’Esecutivo Ue ha reso noto di aver inviato una richiesta di parere motivato, seconda fase della procedura di infrazione.
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