Open Fiber, ora targata Cdp, approva il piano industriale 2022-2031, che punta alla copertura dell’intero territorio nazionale, mediante il completamento degli interventi nelle aree nere (cluster A e B) e nelle aree bianche (cluster C e D) e la copertura delle aree grigie, a partire dalla partecipazione alle gare che verranno indette dal Governo nell’ambito del Pnrr. A copertura del nuovo piano industriale è stato approvato l’accordo con Banca Santander, Banco Bpm, Bnp Paribas, Crédit Agricole, Ing Bank, Intesa, Société Général e Unicredit che prevede linee di credito committed per 7,175 miliardi di euro.
Con l’uscita di Enel Cdp Equity diventa il maggiore azionista di Open Fiber con una quota complessiva del 60% del capitale. «Sono stati quindi nominati i nuovi membri del Consiglio di Amministrazione di Open Fiber – annuncia una nota -: Barbara Marinali (Presidente), l’attuale direttore generale Mario Rossetti (amministratore delegato), Alessandro Tonetti e Roberta Battaglia designati da Cdp Equity e Nathan Luckey e Geoffrey David Shakespeare espressione di Macquarie Asset Management». È «il più grande finanziamento infrastrutturale in reti di telecomunicazione mai realizzato in Emea e conferisce a Open Fiber le risorse e la flessibilità necessarie per accelerare e completare gli interventi in corso e per ulteriormente estendere la sua presenza sul territorio nazionale» spiega il cda, riunitosi dopo l’assemblea che ha lo ha nominato. I soci, Cdp e Macquarioe hanno anche nominato il nuovo Collegio Sindacale, che risulta composto da Angelo Colombo (Presidente), Eugenio Pinto e Simona Arduini (sindaci effettivi). Al Presidente uscente Prof. Franco Bassanini Open Fiber conferirà l’incarico di Senior Advisor.
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