Approvato dal Governo il bonus che prevede un assegno mensile dell’importo massimo di 800 euro per i genitori separati o divorziati che sono in grave crisi economica per la pandemia. Il decreto fiscale prevede un aiuto per pagare il mantenimento ai figli e all’ex coniuge. Il bonus è un aiuto per pagare in tutto o in parte l’assegno di mantenimento dei figli. La somma perciò non può essere distolta e impiegata per fare fronte ad altre spese, è vincolata alle necessità della prole. L’assegno mensile ha un importo massimo di 800 euro e può essere erogato esclusivamente ai genitori la cui attività lavorativa è cessata o si è fortemente ridotta a causa della pandemia. La difficoltà economica conseguente al Covid-19 è infatti il presupposto essenziale per la riscossione del contributo.
Il decreto però non stabilisce i parametri reddituali per l’accesso al fondo che saranno oggetto di un provvedimento successivo del Presidente del Consiglio, Mario Draghi. In ogni caso questi sono i fattori che consentono di richiedere il Bonus (entrambe le condizioni devono essere rispettate): a partire dall’8 marzo 2020 la sospensione deve esser durata almeno 90 giorni (non si sa ancora se siano calcolati come continuativi o anche come somma di periodi più brevi); la riduzione del reddito percepito deve essere almeno del 30 per cento, rispetto a quello del 2019.
Il provvedimento in soccorso dei figli dei genitori separati era già stato incluso nel Decreto Sostegni approvato qualche mese fa, ma l’assegno non è diventato una realtà per la mancanza di risorse economiche. Il decreto fiscale prevede perciò su istanza del segretario della Lega Matteo Salvini, la costituzione e l’utilizzo di un fondo speciale da 10 milioni di euro che costituisce la copertura finanziaria indispensabile per l’attuazione del provvedimento. L’Associazione Diritto e Psicologia della Famiglia che coinvolge tutte quelle professionalità che a vario titolo sono impegnate nel campo dei minori e della famiglia lancia un grido d’allarme. L’impoverimento finanziario delle famiglie infatti ha determinato nell’ultimo anno una riduzione delle separazioni legali del 15% e del 20% dei divorzi, ma non ha ridotto la conflittualità tra i coniugi che non si separano perché non hanno le risorse economiche per sostenere i costi di due abitazioni. Il bonus previsto dal decreto fiscale perciò contribuisce a offrire benessere economico e psicologico alle famiglie in difficoltà.
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