“Sicuramente siamo sulla strada buona e ci sono già alcune opere infrastrutturali che in Italia sono state realizzate secondo criteri di sostenibilità e quindi dove questo approccio è stato già avviato. Come la linea ferroviaria Napoli-Bari, che può essere considerata il primo simbolo di questo nuovo approccio alla progettazione, realizzazione e, in futuro, gestione e manutenzione sostenibile delle infrastrutture. Le missioni 1, rivolta alla digitalizzazione, e 3, rivolta alle infrastrutture, del Pnrr hanno tra i propri rispettivi obiettivi quello di prevedere un utilizzo sempre più pervasivo della digitalizzazione nel settore delle costruzioni”. Così, intervistato da Adnkronos/Labitalia, Luca Ferrari, vicepresidente dell’Associazione Infrastrutture sostenibili. Secondo Ferrari, che è anche direttore generale di Harpaceas, azienda leader nella distribuzione e nei servizi attorno ai software per il Bim (Building information modeling), “la ragione è molto semplice”. “La digitalizzazione, infatti, può fornire un contributo rilevante all’efficientamento – chiarisce – e anche alla riduzione dei tempi in tutte le fasi che costituiscono il ciclo di vita di un’opera, indipendentemente dal fatto che questa sia un’infrastruttura o un’opera edile. Dalla pianificazione alla progettazione, dalla costruzione alle fasi di entrata in esercizio, con la gestione e manutenzione”. Una ‘strada digitale’ che, secondo Ferrari, il governo sta dimostrando di essere interessato a percorrere. “Su questo tema il governo e, in particolare, il Mims sono intervenuti con il decreto legge 77/2021, cosiddetto decreto Semplificazioni, prevedendo l’utilizzo della modellazione informativa, o Bim usando il termine più noto, per tutte le opere finanziate attraverso i fondi del Pnrr”, spiega ancora. E Ferrari ricorda che, “a seguito di quanto previsto da questo decreto Semplificazioni, è stato emanato il decreto ministeriale 312/2021 del Mims che riprende e potenzia il precedente decreto 560/2017 che ha previsto la progressiva obbligatorietà del Bim nelle opere pubbliche”. “Questo nuovo decreto, emanato ai primi di agosto, prevede, tra l’altro, l’introduzione di criteri di premialità per gli operatori economici che partecipano a gare pubbliche utilizzando il Bim, la modellazione informativa, in modalità avanzata. Questo mi sembra un segnale molto importante che è stato dato a tutta la filiera delle costruzioni”, sottolinea Ferrari.
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