Percorrere con un click il Salone delle Feste soffermandosi con il naso all’insù sui suoi imponenti lampadari, o quello dei Corazzieri, grande come un campo da tennis al coperto; camminare lungo i sontuosi corridoi e ammirare in ogni ambiente i mobili preziosi e le opere d’arte di cui osservare ogni più piccolo dettaglio. Infine affacciarsi idealmente da una delle finestre per godere della vista più bella di Roma. Un Palazzo del potere che diventa sempre più “casa”: così potrebbe essere riassunto il progetto dedicato al Quirinale realizzato da Google Arts & Culture, grazie al quale dal 17 dicembre è possibile visitare digitalmente tutto l’edificio della Presidenza della Repubblica direttamente da pc, tablet e smartphone collegandosi su g.co/quirinale. Realizzato in oltre un anno di lavoro da una squadra di più di 30 esperti, tra ingegneri e tecnici, il progetto offre al pubblico 100km di percorsi digitali del Quirinale e della Tenuta di Castelporziano, 13 opere digitalizzate per la prima volta e catturate in altissima definizione (miliardi di pixels), 60 storie digitali create ad hoc (articolate in 4 percorsi tra funzioni, storia e architettura, collezioni e natura) e più di 1000 immagini del Palazzo e della Tenuta presidenziale, in un continuo work in progress con contenuti in italiano e in inglese sempre aggiornati. Agli sgoccioli del suo settennato, il Presidente Sergio Mattarella (a cui il progetto verrà presentato oggi pomeriggio) fa dunque idealmente un ulteriore regalo agli Italiani, dando a tutti i cittadini (ma anche al resto del mondo) la possibilità di avere un accesso privilegiato in uno dei Palazzi simbolo della Repubblica, pensando anche ai giovani, ossia usando la tecnologia per accorciare ogni distanza tra loro e le istituzioni. “Per la prima volta un palazzo del potere viene scandagliato così fino in fondo, con quasi tutta la sua collezione artistica. Fin dall’inizio del suo settennato il presidente Mattarella ha voluto aprire il Quirinale, permettendo al pubblico di entrare in molte parti del Palazzo. Poi sono stati aperte anche la tenuta di Castelporziano, la caserma dei Corazzieri e Villa Rosebery. L’obiettivo non è certo musealizzare, ma far convivere la presenza artistica con la vita dello Stato. Ora è possibile finalmente una vera visita virtuale, un’iniziativa non pensata per la pandemia, anche se di sicuro in questi tempi difficili è utile, ma proprio per fare vedere a tutti anche all’estero il Quirinale”, afferma Giovanni Grasso, consigliere per la stampa e la comunicazione del Presidente della Repubblica.
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