“Indipendentemente da chi saranno Presidente e Premier, abbiamo tantissimi soldi a disposizione e il Paese si trova di fronte a una occasione storica da non sprecare”. Lo ha detto intervistato da La Stampa, il Presidente di Unicredit – Pier Carlo Padoan – delineando le nuove strategie dell’istituto che cambierà pelle anche grazie alle opportunità del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Unlock Unicredit lo slogan coniato. “Sbloccare il grande potenziale della banca”, spiega l’ex ministro del Tesoro, “è la chiave per tornare a crescere facendo anche leva sull’evoluzione tecnologica, sui nuovi rapporti con la clientela, su una piena diversificazione, anche territoriale, visto che siamo paneuropei e presenti in tredici Paesi. L’obiettivo è aumentare la remunerazione del capitale che ci porterà a distribuire oltre 16 miliardi agli azionisti nei prossimi 4 anni. Questo, attraverso una migliore valorizzazione delle grandi risorse interne di questo gruppo e a una forte svolta digitale”. “Abbiamo una task force per il PNRR, metterà al servizio delle istituzioni la nostra esperienza e la nostra competenza”, sottolinea, “Possiamo aggiungere risorse finanziarie, ma prima si tratta di tradurre il piano in un modo diverso di operare, aiutando le imprese a cogliere il momento”. Le criticità, aggiunge, sono “quelle che conosciamo bene. Anzitutto c’è un problema di dimensione delle imprese. Quelle dinamiche sono troppo piccole, quelle più grandi sono troppo poche. Si pone chiara, come prima cosa, la necessità di rafforzare la capitalizzazione del sistema produttivo”. Poi “l’attuazione del Pnrr richiede la risposta dell’amministrazione pubblica a diversi livelli, centrale e regionale e cosi’ via, che traduca in azioni concrete i decreti attuativi. Un lavoro complesso”. Il ruolo di Unicredit, secondo Padoan, può essere quello di “aiutare le imprese, traducendo i singoli progetti in iniziative concrete, supportate da nuova finanza e consulenza dedicata. Possiamo assistere le amministrazioni pubbliche, agendo come intermediario fra amministrazione ed economia per sfruttare i fondi. Noi ci rallegriamo che l’Italia ha tassi di crescita importanti e succede senza che il Pnrr abbia ancora dato un contributo. Se lavoreremo tutti bene, allora la crescita sarà davvero sostenuta”. Quanto alla gestione, assicura Padoan, “non ci limiteremo a comprare i software migliori. Dobbiamo imparare a pensare la nostra organizzazione in modo diverso, anche grazie all’aiuto delle nuove tecnologie. Occorre investire e cambiare la mentalità, la nostra anzitutto. Il lavoro a distanza e’ stato imposto dalla crisi Covid: lo stiamo trasformando da risposta di necessità a scelta di opportunità”.
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