«Il decreto legge 172, per il quale la Camera ha approvato ieri in via definitiva il disegno di legge di conversione – ricordano dalla Federazione – pone in capo agli Ordini degli esercenti le professioni sanitarie, per il tramite delle rispettive Federazioni nazionali, la verifica automatizzata, attraverso la Piattaforma nazionale del Digital Green Certificate, del possesso delle certificazioni verdi comprovanti lo stato di avvenuta vaccinazione, comprensiva della dose booster. L’ultima interrogazione, effettuata dalla Fnomceo, indica che il 7,2% dei medici e odontoiatri italiani (33.534) non adempirebbe alla legge. Ma si tratta di un dato grezzo – puntualizza il presidente degli Ordini, Filippo Anelli – che non fotografa la reale situazione dei sanitari inottemperanti e che comprende, ad esempio, anche i colleghi che non possono vaccinarsi o che devono differire la dose per motivi di salute, quelli che sono risultati positivi al Covid e devono quindi posticipare l’appuntamento, quelli che sono in attesa del booster avendo già la prenotazione. E poi quelli che si sono vaccinati all’estero, e che non sono stati registrati sulla piattaforma italiana». «Una volta ricevute le segnalazioni – spiega Anelli – gli Ordini invitano via pec gli iscritti a fornire, entro 5 giorni dalla ricezione della richiesta, la documentazione comprovante l’effettuazione della vaccinazione, o il certificato di esenzione o di differimento, o la prenotazione per la dose che deve poi essere effettuata entro 20 giorni. In quest’ultimo caso il sanitario dovrà, entro 4 giorni dalla somministrazione, inviare il certificato vaccinale».
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