”Nel 2021 il Mims ha già distribuito il 99% dei 61,4 miliardi del Pnrr. In termini di traguardi e obiettivi 53 traguardi del Pnrr vanno raggiunti entro il 2026, 43 per investimenti e 10 per riforme. Noi abbiamo già conseguito tutti gli obiettivi del 2021 e già due traguardi per il 2022. Vorrei sottolinearlo anche a fronte di alcune notizie di stampa che dicono che siamo in ritardo. Bene, il nostro ministero è addirittura in anticipo perché abbiamo distribuito il 99% e abbiamo fatto tutto quello che andava fatto nel 2021 e abbiamo già fatto due riforme per il 2022. Nel 2022 sono previste 7 traguardi, 4 per riforme di cui due già raggiunti e tre per investimenti”. Lo sottolinea il ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili, Enrico Giovanni, in occasione di un’audizione alla Camera sullo stato di attuazione del Pnrr. ”Complessivamente parliamo di 61,4 miliardi, di cui il 70% è classificabile come contrasto al cambiamento climatico e il 55% è orientato al Sud”. ‘Nel 2021 il Mims ha già distribuito il 99% dei 61,4 miliardi del Pnrr. In termini di traguardi e obiettivi: 53 traguardi del Pnrr vanno raggiunti entro il 2026, 43 per investimenti e 10 per riforme. Noi abbiamo già conseguito tutti gli obiettivi del 2021 e già due traguardi per il 2022. Vorrei sottolinearlo anche a fronte di alcune notizie di stampa che dicono che siamo in ritardo. Bene, il nostro ministero è addirittura in anticipo perché abbiamo distribuito il 99% e abbiamo fatto tutto quello che andava fatto nel 2021 e abbiamo già fatto due riforme per il 2022. Nel 2022 sono previste 7 traguardi, 4 per riforme di cui due già raggiunti e tre per investimenti”. ”Sulle basi d’asta già Rfi ha dichiarato i nuovi prezzari e Anas lo sta facendo. E’ evidente – sottolinea il ministro – che hanno già incorporato i nuovi prezzi e che non c’è dubbio sono in forte rialzo rispetto alle stime precedenti. Il Mef ha fatto presente che questo tema verrà considerato per evitare che questo abbia un impatto sfavorevole nell’attuazione del Pnrr. Il secondo aspetto riguarda l’adeguamento dei prezzi dopo che le gare sono state attuate. Per questo nel decreto legge varato qualche giorno fa, abbiamo modificato a favore delle imprese e chiarendo le metodologie che verranno fornite dall’Istat per gli adeguamenti di prezzo, in alto o in basso. I prezzi 2022 dovrebbero rientrare, già adesso il rame è stabile, il legname è rientrato ai livelli di inizio 2021 e così anche per l’acciaio”.
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