Quattordici isole ecologiche interrate, da installare in via sperimentale nei quartieri Murattiano e Umbertino, e 214 isole ecologiche intelligenti su strada da posizionare nei quartieri limitrofi al centro, ma anche nuovi centri di raccolta e potenziamento dei mezzi: è il piano da 20 milioni per la raccolta differenziata del futuro a Bari, di cui 10 già finanziati nell’ambito del React UE e altri candidati a finanziamento a valere sul Pnrr per i restanti 10 milioni. La ‘rivoluzione’ è a cura di Comune di Bari, Amiu Puglia e Conai (Consorzio nazionale imballaggi), e dovrebbe realizzarsi nei prossimi quattro anni, Le principali linee di azione del nuovo piano riguardano il raggiungimento del 65% di raccolta differenziata attraverso il progressivo ampliamento del porta a porta fino al raggiungimento di 225mila abitanti e l’introduzione di isole ecologiche di prossimità, interrate e non, la transizione verso l’economia circolare da realizzarsi anche attraverso 11 centri di raccolta comunale di nuova generazione (attraverso il potenziamento di quelli esistenti e la realizzazione di nuovi) su tutto il territorio cittadino. Previste anche l’applicazione di una tariffazione puntuale che premi i cittadini virtuosi attraverso l’impiego di tecnologie innovative per il tracciamento dei conferimenti, ma anche un programma straordinario di investimenti in mezzi e tecnologie per migliorare la pulizia della città e portare a regime la riorganizzazione complessiva del servizio di igiene urbana. “Vogliamo presentare questo piano straordinario per la raccolta differenziata e la pulizia della città a poche ore dalla formalizzazione delle candidature all’avviso del Ministero per ottenere le risorse del PNRR – ha esordito il sindaco Antonio Decaro nel corso della conferenza stampa tenuta questa mattina a Palazzo di Città -. Ringrazio il CONAI per il supporto alla progettazione, attraverso cui abbiamo provato a delineare un programma a lungo termine con delle tappe intermedie che ci aiuteranno a raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati, tra tutti l’aumento della percentuale della raccolta differenziata e la pulizia della nostra città. Cominciamo un percorso che certamente avrà bisogno di tempo per essere assimilato dalla città e andare a regime ma, come in tutti i viaggi che si vogliono intraprendere, dobbiamo essere consapevoli che alla meta ci si arriva tutti insieme. Bari negli anni è cambiata tanto, dimostrando di poter vivere diversamente rispetto al passato e di saper vincere alcune sfide importanti: oggi la doppia fila non è più uno standard quotidiano né ci sono più cittadini che penserebbero mai di poter lanciare sacchetti dell’immondizia dal proprio balcone. Sembrano esagerazioni ma non lo sono. Questo non significa però che da domani non avremo più problemi con i rifiuti, perché sappiamo che si tratta di un percorso lungo che ha bisogno di tempo e di tanti investimenti. Ce la stiamo mettendo tutta per cercare di superare le difficoltà, consapevoli che per raggiungere l’obiettivo è necessaria la collaborazione di tutti: amministrazione, azienda e cittadini. Proprio ai cittadini, parafrasando una canzone che sta spopolando in questi giorni, chiedo di conferire i rifiuti con le mani, con la testa e con il cuore, prestando attenzione ai piccoli gesti quotidiani che ognuno di noi è chiamato a compiere e alle grandi scelte e alle azioni che mettono in campo l’amministrazione o l’azienda. Ciò che conta è partecipare alla gestione del bene pubblico e comprendere che ad essere in gioco è il futuro della nostra città, dei nostri figli e del pianeta intero”.
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