Lo sport di base e sociale chiede alle massime istituzioni attenzione e sensibilità. I principali enti di promozione sportiva Acsi, Aics, Asi, Csen, Csi, Msp, Uisp, Us Acli hanno inviato una lettera alla sottosegretaria di Stato alla presidenza del Consiglio Dei Ministri con delega allo sport , On. Valentina Vezzali, in cui chiedono aiuti urgenti a difesa del movimento sportivo di base: “Dopo pandemia, ora il caro-bollette: a rischio un’intera filiera dell’economia sociale del nostro paese”. “L’agenda di governo sta affrontando in questi giorni il tema dei nuovi interventi in risposta al cosiddetto ‘caro bollette’ e al tasso di inflazione. Il comparto dello sport ha subito un durissimo colpo in questi due anni di pandemia, poiché ha pagato, più di altri, le drastiche restrizioni che si sono rese necessarie per salvaguardare la salute pubblica – scrivono i presidenti degli 8 enti di promozione sportiva -. Tuttavia, l’associazionismo sportivo, che nel nostro paese rappresenta il 33% di tutte le istituzioni non profit, ha continuato a garantire attività motoria e sportiva nel rispetto delle norme e dei protocolli di sicurezza. Inoltre, ha partecipato attivamente alla rete di protezione sociale che il mondo del terzo settore ha messo a disposizione, nel rapporto con le istituzioni locali, per garantire interventi a sostegno delle famiglie in tutto il periodo dell’emergenza”. L’aumento “spropositato” del costo dell’energia – si legge nella missiva a Draghi e a Mattarella – “sta mettendo letteralmente in ginocchio questa grande infrastruttura sociale ed ha già fatto registrare chiusure di tante realtà associative locali che non hanno retto all’impatto della crisi sanitaria, con conseguente allentamento dei sistemi di coesione sociale nelle nostre comunità. A rischio, pertanto, oltre ai gestori degli impianti sportivi, c’è un’intera filiera dell’economia sociale del nostro paese che comprende le tantissime piccole e grandi esperienze associative che fanno dello sport e dell’attività fisica uno strumento per la costruzione di una società resiliente e sostenibile, considerando il più ampio processo di ripresa economica e sociale”. Da qui, la richiesta di aiuti urgenti. “Crediamo che sia proprio questa l’occasione, da parte del governo, di rendere tangibili tutti i valori che si riconoscono alla cultura motoria e sportiva, impegnando importanti risorse finanziarie e provvedimenti immediati, che possano dare ossigeno ad un settore fondamentale per gli effetti che esso ha sulla salute, l’inclusione sociale e l’educazione di tutte le persone per tutte le età”.
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