“L’attuale maggioranza di governo della Regione Basilicata sembra non farsi garante delle reali esigenze dei cittadini e dei territori lucani. Di fatto, la Basilicata sta evidentemente implodendo in una crisi di rappresentanza democratica tra le più profonde della sua storia”. È quanto afferma il segretario generale Cgil Basilicata Angelo Summa. “Dopo mesi di annunci, di richiami al confronto e alla responsabilità da parte del presidente Bardi – aggiunge – continuiamo ad assistere a una pericolosa deriva antidemocratica dell’amministrazione regionale in barba alla stessa giunta, al Consiglio regionale, ai Comuni e alle parti sociali. Nessun confronto sulle azioni che devono dare attuazioni al tanto decantato piano strategico regionale – denuncia il segretario della Cgil lucana – a partire dall’annunciato documento tecnico di accompagnamento alla nuova riforma del sistema sanitario, ormai in stallo da agosto dell’anno scorso. Nessun confronto sulle linee strategiche del nuovo piano socio-sanitario, nessun confronto sul rilancio di settori produttivi come quello dell’automotive che stanno vivendo momenti di difficoltà.
Nessuna concertazione – sottolinea Summa – sulla nuova programmazione 21-27 i cui programmi operativi da parte delle Regioni devono essere presentati a Bruxelles entro la metà di aprile 2022. A riguardo occorre segnalare che è la prima volta che succede, a livello regionale, che sulla programmazione comunitaria, a pochi mesi dalle scadenze imposte da Bruxelles per la presentazione dei programmi operativi Po Fesr e Po Fse non ci sia stato ancora alcun coinvolgimento delle parti sociali, dei cittadini e dei territori. E ancora – prosegue – nessun coordinamento sulle azioni del Pnrr, né prima né a seguito della sottoscrizione il 23 dicembre 2021, a livello nazionale, da parte del presidente del Consiglio e le parti sociali, del protocollo per la partecipazione e il confronto sulle azioni del Pnrr che prevede la costituzionale di tavoli nazionali e regionali partecipati da istituzioni attuatrici degli interventi e le parti sociali. A livello regionale, ancora oggi, non è stato costituito nessun tavolo di confronto, nessuna cabina di regia, tra l’altro, prevista proprio dal protocollo nazionale e il tutto mentre i ritmi di attuazione del Pnrr stanno diventando sempre più calzanti, con la stessa Regione e i Comuni che, totalmente in affanno e senza alcun supporto, ormai, a scadenze mensili, devono presentare progettualità per accedere ai finanziamenti del Pnrr su differenti tematiche: dal welfare alle scuole, dall’ambiente ai rifiuti, dalla formazione alla cultura, dalla ricerca all’ innovazione. E il tutto succede, in un momento storico di ingenti opportunità finanziarie, senza una visione unitaria, una regia di accompagnamento e un coinvolgimento dei territori e delle comunità. Con l’attuale governance regionale – chiosa Summa – stiamo assistendo alla politica del giorno per giorno, senza una visione strategica di lunga durata, una rotta programmatica unitaria da seguire. Alla ripresa e al rilancio della nostra regione, anche per provare a superare il dramma generato dal Covid-19, il Pnrr, il nuovo ciclo di programmazione 21-217, le royalties del petrolio, stanno offrendo un’occasione di ricostruzione irripetibile che impone lungimiranza e coesione. Occorre però frenare lo scollamento che si è generato in questi ultimi anni tra la politica del palazzo regionale e la realtà dei territori e delle comunità lucane. Risulta prioritario ripristinare il confronto e la rappresentanza – afferma il leader della Cgil lucana -. C’è assoluta necessità di riavviare il dialogo tra Regioni, parti sociali, Comuni, territori. Le opportunità sono tante e le occasioni da cogliere non possono essere sprecate. Non ce ne saranno altre. La sfida per il rilancio della nostra regione sarà quella di riuscire a coniugare investimenti e riforme in progetti programmati con un metodo e con scelte strategiche di assoluta coerenza e di chiaro intento produttivo e sociale. È necessario, pertanto, ripristinare un circuito virtuoso della rappresentanza sociale, delle comunità, nelle scelte programmatiche in atto, cercando di tamponare gli eccessi di personalizzazione. È necessario responsabilità e condivisone in un momento così difficile, ma anche denso di grande opportunità che devono essere colte con coraggio e partecipazione.
Pertanto – conclude Summa – chiediamo l’immediata istituzione del tavolo regionale del Pnrr partecipato dalle parti sociali e dalle rappresentanze territoriali, come tra l’altro previsto dal protocollo nazionale sottoscritto il 23 dicembre 2021 e l’immediato coinvolgimento delle parti sociali e dei territori nella individuazione delle linee strategiche del programma operativo regionale a valere sul nuovo ciclo di programmazione 21-27. La programmazione dello sviluppo della Basilicata non può essere calata dall’alto ma deve tenere conto delle esigenze e dei bisogni di un territorio e della popolazione che in esso vive,altrimenti risulta fallimentare ancora prima di essere attuata”.
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