Questa volta la protesta si è spostata davanti alla sede barese della Banca d’Italia “per protestare e chiedere chiarimenti – spiegano – sull’attività di sorveglianza svolta e su come sia stato possibile che titoli illiquidi ad alto rischio siano stati venduti a clienti con basso rischio come innocui titoli liquidi, vero e proprio profilo di miss selling massiva che poteva essere facilmente accertato in sede ispettiva dal semplice esame degli estratti conto inviati”. Gli azionisti chiedono anche chiarimenti “sul ruolo della stessa Banca d’Italia nell’operazione di acquisizione di Banca Tercas, finanziata dagli stessi azionisti per oltre 400 milioni di euro, che ha contribuito pesantemente se non determinato il default della banca”. Nel corso del sit-in una delegazione del Comitato Indipendente Azionisti BPB e AssoBPB ha consegnato al direttore della filiale di Bari della Banca d’Italia una missiva indirizzata al Governatore Ignazio Visco.
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