Il nome completo è Society for Worldwide Interbank Financial Telecommunication (Società per la Telecomunicazione Finanziaria Interbancaria Mondiale) e si tratta di una società internazionale fondata nel 1973 con sede a Bruxelles che collega più di 11.000 banche e istituzioni finanziarie in tutto il mondo per consentire trasferimenti di denaro in modo rapido e sicuro. Il compito dell’organizzazione infatti è quello di utilizzare una fittissima rete di collegamenti per consentire ai soggetti di una transazione che vivono ed operano in Paesi diversi di inviare/ricevere una certa somma anche se si è clienti di banche differenti. Tra le limitazioni progettate per paralizzare l’economia di Mosca (stop a molte esportazioni, sanzioni private a Putine i suoi seguaci ecc..), una delle più pesanti dal punto di vista finanziario riguarda appunto l’espulsione del circuito bancario russo dallo SWIFT, escludendo di fatto il Paese dal sistema finanziario internazionale. Ciò rappresenterebbe un fortissimo colpo a banche e cittadini russi, eppure non tutti sono d’accordo con l’applicazione di tale iniziativa. Estromettere le banche russe dal circuito si ripercuoterebbe inevitabilmente anche sulle altre economie, soprattutto quella europea. La sanzione infatti impedirebbe sia di inviare che di ricevere pagamenti fuori dal Paese, non solo danneggiando anche le tantissime imprese estere che fanno affari in terra russa, ma ostacolando seriamente le forniture del gas (e petrolio) esportato, mettendo in seria difficoltà Paesi europei come Italia e Germania che, dal punto di vista energetico, dipendono molto dalle importazioni russe.