Inaugurato a Rimini il salone di gelateria, pasticceria, panificazione e caffè di Italian Exhibition Group. Il Sigep è tornato. E con esso il grande mondo del foodservice dolce, che da oggi a mercoledì si è dato appuntamento alla fiera di Rimini all’insegna di business e internazionalità. Il Salone di Italian Exhibition Group dedicato a gelateria, pasticceria, panificazione e caffè ha richiamato una folla di operatori fin dalle prime ore della mattina, desiderosa, dopo due anni, di conoscere le novità del settore e incontrare i big del mercato. Il Sigep 2022, su 90mila metri quadrati, si apre infatti con i grandi protagonisti del settore: in stand che svettano per dimensioni, architettura e materiali all’avanguardia, ci sono le aziende leader che compongono i diversi comparti del dolciario artigianale, della panificazione e del caffè con novità molto attese dal mercato internazionale, ma anche con innovative curiosità. Sistemi di intelligenza artificiale per le casse a telecamera integrata: riconoscono i cibi selezionati e ‘fanno il conto’. Coinvolgenti tovagliolini ‘origami’, nati da un concorso artistico e presto sui banchi dei bar. E poi il maxicremino Kebab da 10 chili di cioccolato, apposto come il cibo etnico su un portante verticale girevole, viene tagliato a scaglie con l’apposito coltello. Sempre in tema extralarge un chicco di caffè da un metro e mezzo dell’artista Aurora Thomo: rivestito da oltre 40mila chicchi di caffè ha il solco in foglia d’oro zecchino. In mostra le farine con spezie, alghe e cereali: dalla curcuma, all’alga spirulina, ai semi di canapa. E, ancora, il Consorzio di tutela della ricotta di Bufala Campana Dop lancia il babà alla bufala. C’è anche il fornetto porta pizza per la consegna a domicilio, che garantisce calore e fragranza. E per tornare tutti bambini, spazio allo zucchero filato coloratissimo, verde dal gusto mela, lilla ciliegia, azzurro del sapore mora/mirtillo, giallo gusto banana. “Questa fiera – ha esordito il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini – è un segnale straordinario. Il presidente di Ieg, Lorenzo Cagnoni, si è battuto perché Sigep si tenesse già quest’anno, anziché rimandarlo. E io penso che questa manifestazione, nelle eccellenze che presenta, sia simbolicamente quel mattone da cui ripartire per cercare di far andare meglio le cose. L’economia di questa regione stava volando: abbiamo chiuso il 2021 con il 6,9% crescita, dobbiamo tornare al 1975 per trovare valori simili. Per il sesto anno consecutivo, l’Emilia-Romagna è prima per crescita, assieme al Veneto. I dati dell’export, e le fiere danno un contributo straordinario rispetto al valore delle filiere dell’agroalimentare, dicono che ogni emiliano-romagnolo ha esportato l’equivalente di 16.300 euro, il doppio della media nazionale. Le prospettive di crescita e di occupazione potrebbero essere rivedute al ribasso dal dramma di questa guerra, ma non c’è punto di Pil che non valga il diritto a battersi per libertà e democrazia”. Gian Marco Centinaio, sottosegretario di Stato per le Politiche agricole, alimentari e forestali, ha quindi concluso: “Tutte le filiere produttive sono nel bel mezzo di una tempesta perfetta, con aumenti vertiginosi delle materie prime, del gas e dei carburanti che colpiscono le economie della produzione, della distribuzione e del consumo. L’attenzione del governo, oltre a essere orientata a ottimizzare gli aiuti del Pnrr e dei fondi europei, è rivolta a combattere fenomeni speculativi che si abbattono anche sulla filiera del grano e dell’agroalimentare. In questo settore, l’Italia è protagonista nel mondo con 52 miliardi di export. Il nostro Paese non esporta prodotti, ma veri e propri sogni: da questo concetto dobbiamo ripartire per far conoscere nel mondo ancora più prodotti, territori e tradizioni”.
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