La Giunta regionale della Basilicata ha scelto Rionero in Vulture (Potenza) per il progetto pilota da 20 milioni di euro, finanziati con il Pnrr, per la rigenerazione urbana dei ‘Piccoli borghi’.
Il progetto riguarda, in particolare, la zona dei laghi di Monticchio. La decisione è stata presa nella prima riunione del nuovo esecutivo guidato dal governatore Vito Bardi, poche ore dopo la tappa lucana del ciclo di incontri promosso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, “Italia Domani-Dialoghi sul Piano nazionale di ripresa e resilienza”. A margine dell’incontro, che si è tenuto nell’auditorium del Conservatorio “Gesualdo da Venosa” di Potenza, era stato sottolineato che gli interventi per i Piccoli borghi, “uno per ogni regione o provincia autonoma”, dovranno «prevedere l’insediamento di nuove funzioni, infrastrutture e servizi nel campo della cultura, del turismo, del sociale o della ricerca». Nel corso della riunione di Giunta, Bardi ha evidenziato che «il progetto denominato Monticchio Bagni presenta un importante insediamento di nuove funzioni, infrastrutture e servizi in grado di costituire un’occasione di rilancio occupazionale, in particolare per le nuove generazioni. È un progetto di compatibilità tra sviluppo e ambiente, oltre che di rigenerazione culturale e sociale. Inoltre, costituisce una potente leva di promozione di una rinnovata attrattività per un ampio territorio, le cui potenzialità di sviluppo – grazie ai 20 milioni di euro in arrivo con il Pnrr – avranno rilevanti ricadute sull’immagine dell’intera Regione Basilicata». La candidatura del Comune di Rionero in Vulture – secondo quanto sottolineato in un comunicato diffuso dall’ufficio stampa della Giunta lucana – è stata sostenuta «anche da altri nove comuni territorialmente vicini al borgo di Monticchio: Melfi, Atella, Barile, Ginestra, Rapolla, Ripacandida, Ruvo del Monte, San Fele, Venosa». Felicitazioni anche dall’ormai ex assessore regionale all’ambiente Gianni Rosa.
«Non posso che esprimere molta soddisfazione – dice Rosa su Facebook – per la candidatura di Monticchio laghi sulla Linea A dedicata a Progetti pilota per la rigenerazione culturale, sociale ed economica dei Borghi a rischio abbandono e abbandonati. È la conferma che l’intuizione di puntare sulla zona del Vulture, e concretizzatasi in numerosi provvedimenti degli scorsi due anni, si è rivelata vincente. Il Vulture è una delle zone più belle della Basilicata ma è stata per anni la più dimenticata dalla politica. Neanche la costituzione del Parco del Vulture ha potuto fare molto, così svuotato di risorse com’era quando mi sono insediato per il mio mandato.
Il percorso, iniziato nel 2019 e che ha portato nella zona di Monticchio e del Parco del Vulture quasi 2 milioni di euro, per infrastrutture, centro CRAS, infopoint, parcheggi, era volto non solo alla dotazione degli strumenti necessari all’area per migliorare le sue offerte ma anche e soprattutto per la sua conservazione con un sistema di biomonitoraggio per misurare l’impatto delle potenziali sorgenti inquinanti sull’ambiente. Si spera – rimarca sarcasticamente Gianni Rosa – che il nuovo Governo regionale non dimentichi che la fruizione e la conservazione vanno di pari passo e che non si assista al solito sperpero di denaro che alla lunga porterà allo scempio di una delle aree con la biodiversità più ricca della Basilicata, come accaduto in passato con altri progetti che in potenza potevano rivelarsi volano di sviluppo e che poi sono naufragati per mala gestione, come ad esempio la Grancia di Brindisi di Montagna. In quel caso, il Governo del cambiamento avrà fallito e non ci saprà nessuno che potrà difenderlo. In bocca al lupo al Vulture e a Monticchio Laghi».
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