“Come avevamo previsto e come temevamo, la Sicilia sarà di fatto esclusa dal bando del Pnrr per il finanziamento di impianti fotovoltaici da realizzare sui tetti delle aziende agricole e zootecniche. Spieghi Patuanelli perché solo poco più di 500 milioni dei 1.500 messi a disposizione, saranno destinati agli impianti per la produzione di energie rinnovabili”. Lo dice la deputata di Europa Verde all’Ars, Valentina Palmeri. “Spieghi Patuanelli – aggiunge – perché le grandi aziende, come quelle di trasformazione, potranno montare molto più del proprio fabbisogno mentre questo è proibito alla maggior parte delle aziende agricole siciliane. Spieghi perché dice che il 40 per cento debba andare al Sud ma di seguito si affretta a dire che ciò che non verrà assegnato al Sud andrà al centro-nord, al punto che per fare prima si potrebbero direttamente scrivere i nomi dei vincitori. In tutto questo come sempre brilla per totale assenza e inconsistenza politico-amministrativa il Governo regionale che pur avendo ricevuto da mesi le linee guida, già pessime, non ha mosso un dito né ha aperto bocca, arrivando ora a un bando persino peggiore, che taglia fuori le imprese siciliane.” Per Palmeri “l’esclusione di fatto delle piccole e medie imprese siciliane avverrà in modo subdolo e a monte, perché le stesse non avranno alcun interesse a partecipare a un bando che è aperto solo a chi ha già pronti in cassa centinaia di migliaia, se non milioni di euro di liquidità. Non potrà infatti essere altrimenti – continua la deputata – nel momento in cui la percentuale dei contributi è irrisoria (meno del 65% dei costi reali), l’anticipazione dei fondi è opzionale e comunque bassissima (solo il 30% e a fronte di presentazione di fideiussione bancaria) e si inseriscono forti limitazioni alle aziende agricole primarie, a tutto vantaggio di quelle che hanno linee di trasformazione, in larga parte nel centro-nord.” “La prova del fatto che il bando è mirato alle regioni del centro-nord – conclude – è anche nella riduzione dell’obiettivo complessivo del bando: con le linee guida si prevedeva di raggiungere una produzione di 430 megawatt, ora si prevede di produrre solo 375. E si da’ priorità alle aziende delle regioni dove minore è l’esposizione solare”. Per la deputata “siamo comunque ancora in tempo perché Musumeci e l’assessore Scilla battano un colpo. Altrimenti non potremo che prendere atto della loro complicità in questo vero e proprio scippo”.
Scopri le ultime notizie in tempo reale. News e aggiornamenti su politica, cronaca, lavoro, economia, attualità e molto altro su www.supersud.it