Hanno preso il via questa mattina a Monopoli gli interventi di prevenzione obbligatoria del piano anti Xylella. Le pratiche sono state avviate da Coldiretti “dopo la pubblicazione sul BURP del Piano d’azione 2022, per contrastare la diffusione di Xylella fastidiosa in Puglia, dove serve lo sforzo comune degli agricoltori, ma anche degli enti pubblici – sottolinea l’associazione – per attuare nei tempi prestabiliti e a tappeto le pratiche di prevenzione fitosanitaria per fermare l’avanzata della ‘pandemia degli ulivi’ che ha intaccato gravemente il 40% della regione con oltre 21 milioni secchi”. La diffusione della Xylella Fastidiosa – ceppo pauca, quello pugliese – secondo lo studio della prestigiosa rivista americana PNAS (Atti della Accademia Nazionale delle Scienze degli Stati Uniti d’America) potrà causare, se non viene fermata, un impatto economico negativo in Europa d in Italia fino a 20 miliardi, riferisce Coldiretti Puglia. “Va dato corso all’impegno assunto nel Piano 2022 da parte della Regione Puglia di riconoscere un contributo agli agricoltori impegnati nella lotta all’insetto vettore per i costi sostenuti dagli agricoltori per le pratiche di prevenzione, perché svolgono un servizio pubblico di tutela del patrimonio olivicolo pugliese e italiano. Agli agricoltori viene imposto un obbligo che è a tutti gli effetti un servizio pubblico di tutela e protezione del resto del territorio italiano ed europeo da un pericolosissimo agente da quarantena”, ha detto Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia. E’ necessaria – afferma Coldiretti – una proroga alla scadenza del 10 aprile perché il via al Piano dato pochi giorni fa e le condizioni climatiche avverse – ha chiesto Coldiretti Puglia – rendono impossibile lo svolgimento delle pratiche di prevenzione nei tempi prestabiliti. Nelle pratiche di prevenzione come le lavorazioni artificiali contro la ‘sputacchina’, il vettore allo stadio giovanile, o le misure fitosanitarie contro l’insetto adulto, sono coinvolti – precisa Coldiretti Puglia – anche i Comuni pugliesi e agli enti pubblici come Consorzi di Bonifica, ANAS , Demanio, che devono pulire campi abbandonati, strade e cigli stradali pubblici e demaniali incolti e pieni dei famigerati sputi dell’insetto vettore ‘sputacchina’ che inoculando la malattia è responsabile dell’avanzata inarrestabile della Xylella fastidiosa. “Serve l’impegno di tutti gli enti pubblici che hanno anche la possibilità di avvalersi della Legge di Orientamento per affidare le lavorazioni nelle aree pubbliche e demaniali alle imprese agricole che hanno mezzi e conoscenze del territorio tali da agire tempestivamente e efficacemente sul territorio”, afferma Pietro Piccioni, direttore di Coldiretti Puglia.
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