E’ stata presentata il 25 aprile ad Atena Lucana, ad un anno dalla sua nascita, la rete R.E.S.T.A. (Rete Ecologia Salute Territorio e Antimafia). “R.E.S.T.A. è un acronimo scritto in maiuscolo – ha spiegato un rappresentante – ma non è un’imposizione, lo definiamo un invito. Uno slogan facile da ripetere ma non tra le mura dell’individualismo, per questo motivo abbiamo scelto di assumere le sembianze strutturali di una rete: perché ha bisogno di tanti incastri e di non frammentarsi. Spesso si sente l’esigenza nel Vallo di Diano di organizzare una risposta civile ad una voragine che sembra lasciarci cadere nel vuoto, unirsi a lungo non è semplice e la paura del vuoto in questi anni è cresciuta ed è stata riempita dagli affari sporchi, dalla collusione, dalle organizzazioni di stampo criminale. Per restare è importante incontrarsi ed avere fiducia nel futuro. Vogliamo spazzare via il silenzio con il dialogo”. Ripercorsa anche l’esistenza dell’ecomafia e di come abbia preso piede nel nostro territorio e di come la criminalità sia aumentata, secondo documenti ufficiali della DIA. C’è stato spazio, durante l’incontro, anche per il comitato “Occhio alla lontra” che ha trattato l’argomento delle Fonderie Pisano nel territorio di Buccino invitando i cittadini a “partecipare nel caso in cui dovessero esserci delle manifestazioni perché portare le fonderie alle porte del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni significherebbe far entrare ditte di smaltimento per i rifiuti. Abbiamo cercato di raccogliere firme e fare il possibile. Il nostro territorio è sotto attacco e dobbiamo difenderlo”.
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