Il «Pnrr è una grandissima opportunità, e un campo di prova per il Paese. Non abbiamo altri strumenti e altre possibilità che non siano quelle di spendere bene i soldi e nel periodo prestabilito: se sono spalmati in 6 o in 60 anni cambia la storia del paese». Così Salvatore Margiotta, segretario di Presidenza del Senato, Capogruppo PD nella Commissione Lavori Pubblici e trasporti,in occasione di un incontro dedicato alle infrastrutture e al Pnrr organizzato da Consenso Europa e dallo Studio Legale di Pardo e Tonucci & Partners che ha sottolineato anche l’importanza di «un occhio alle imprese, poiché è evidente che il problema del caro materiali ha un riflesso diretto sulla loro salute. Se le si fa arrivare in sofferenza o quasi morte si avrà difficoltà anche a che partecipino alle gare». «Gli investimenti del Pnrr sulla portualità consentiranno di cambiare marcia e guardare ai mercati da una nuova prospettiva. Se rovesciassimo la cartina dell’Italia potremmo avere chiaramente idea del sistema moderno ed efficiente che potremmo realizzare”, ha affermato Paolo Ficara, del Movimento 5 Stelle. «Per garantire la realizzazione degli obiettivi fissati nel PNRR il Governo sta emanando una serie di provvedimenti urgenti per porre rimedio all’impatto rilevantissimo sui contratti pubblici dovuto dall’aumento repentino ed incontrollato dei materiali e dell’energia. Si tratta di provvedimenti attesi e necessari, da estendere, però, anche ai contratti in essere relativi a servizi e forniture», sottolinea Giuliano Di Pardo, Fondatore Studio legale Di Pardo mentre Alberto Fantini, partner di Tonucci & Partners spiega come sia« necessario un quadro di regole chiaro per tutti, una sorta di patto tra amministrazioni e imprese per mettere a terra le risorse attraverso la condivisione progettuale e la concretezza realizzativa».
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