L’Economia del mare in tutte le sue declinazioni: dinamiche, tendenze, riforme, governance, mobilità e sostenibilità, turismo nautico, autonomia nazionale ed europea, prospettive di sviluppo. Questi i principali temi dell’evento di Confindustria trattati a Roma giovedì 12 e venerdì 13 concluso con un intervento del Presidente Bonomi. Nel corso dell’evento è stato presentato Progetto Mare, il rapporto strategico delle proposte, le analisi e gli approfondimenti sul tema dell’economia del mare del sistema Confindustria. Presenti all’evento i vertici di tutte le rappresentanze del cluster marittimo-portuale di Confindustria: Confitarma, Assonave, Confindustria Nautica, Federpesca, Federtrasporto, Assiterminal, Assomarinas, Unem, Federchimica – Assogasliquidi, Anita, Unione Industriali di Napoli, Assolombarda e Confindustria Lombardia. Per Confindustria Nautica hanno partecipato all’evento il presidente Saverio Cecchi, il past president Anton Francesco Albertoni, il vice presidente Andrea Razeto, Roberto Perocchio presidente di settore turismo nautico, porti e servizi dedicati, il Direttore Generale Marina Stella, il responsabile dell’Ufficio Studi Stefano Pagani Isnardi e Roberto Neglia, responsabile delle relazioni istituzionali dell’associazione. Gli argomenti sul tavolo stati discussi e approfonditi da un autorevole parterre di protagonisti del settore direttamente coinvolti a vario titolo sulle diverse tematiche del convegno moderato dal giornalista David Parenzo. Sul palco si sono alternati in presenza e in teleconferenza l’On. Pina Picierno, Vice Presidente del Parlamento Europeo, Giuseppe Mele, direttore dell’aera di coesione territoriale e Infrastrutture di Confindustria, Enrico Giovannini Ministro delle Infrastrutture e Mobilità Sostenibili. Nella corso della tavola rotonda sul tema governance e riforme, infrastrutture e intermodalità, seguita all’intervento del Ministro Giovannini, hanno preso la parola tra gli altri Mario Mattioli presidente di Confitarma, Luca Becce presidente di Assiterminal – Federazione del Mare e Anton Francesco Albertoni past president di Confindustria nautica e vice presidente della Federazione del Mare. Centrali nell’intervento di Albertoni sono stati i temi più caldi per il settore del diporto, primo fra tutti la necessità del regolamento di attuazione del Codice della nautica da Diporto e la necessità di una drastica riduzione dell’impatto burocratico sul settore, cantieristica e utenza privata, causa diretta della cancellazione di 2.000 unità all’anno dal nostro registro di bandiera. Albertoni ha proseguito sottolineando l’importanza una riforma del demanio dedicata alla portualità turistica e non derivata dalla Direttiva Bolkestein che è scritta per i servizi pubblici ed esclude espressamente i porti. Roberto Perocchio, presidente di Assosmarinas e del settore turismo nautico, porti e servizi di Confindustria Nautica ha fotografato lo stato di un settore che ha sofferto a lungo e non soltanto a causa della pandemia: “Il settore delle imprese portuali turistiche ha vissuto 10 anni di tempesta perfetta, iniziata nel 2008 con la crisi globale e finanziaria, seguita poi dal contenzioso sui canoni demaniali; l’Imu sui porti turistici, la tassa Monti che ha distrutto un mercato già indebolito, un declino della classe media che era quella che riempiva i porti turistici. Il contratto di ormeggio a lungo termine, diventato non più praticabile, era necessario al porto turistico per finanziarsi. La conseguenza è stata una raffica di fallimenti, una catastrofe dalla quale si esce in parte grazie al Progetto Mare per incentivare la riqualificazione dei porti turistici esistenti.
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