Sara Bianco, studentessa della classe 3BT del Liceo Scientifico Fermi di Policoro (Opzione Scienze Applicate), è risultata tra i dieci vincitori del concorso nazionale “Opera prima” (tema “Incroci – Storie di incontri e scontri”) per la sezione “Racconti brevi”. Il suo racconto è stato selezionato da una giuria di esperti e autori tra più di 400 racconti in concorso. Sara ha ritirato il premio lo scorso 12 maggio nella sala Manzoni dell’Università Cattolica di Milano, accompagnata dall’insegnante che ha curato il percorso, professor Andrea Borraccia. Presenti, tra gli altri, il presidente di Giuria Luigi Ballerini, e l’ospite della serata finale, Giacomo Poretti del Trio Aldo, Giovanni e Giacomo. Da oggi il lavoro sulla scrittura continuerà con la casa editrice Il Castoro, che pubblicherà i lavori vincitori in un’antologia per le scuole. La stessa casa editrice, inoltre, offrirà la sua esperienza e professionalità per la formazione dei ragazzi. Il titolo del racconto selezionato è “All’altro capo del filo”. E’ ispirato dalla figura di nonno Claudio, che da sempre coltiva l’hobby della pesca. Sara ha cercato di ricreare il più dettagliatamente possibile i suoi modi di fare per poi far accadere un incidente surreale in mare che mette a rischio l’equilibrio della sua vita tranquilla ma nasconde una sorpresa: la vita di nonno Claudio si scontra con la tempesta del mare e dei pescatori di frodo. La continua speranza di sua moglie Maria mantiene vivo il dubbio di un suo ritorno fino alla fine del racconto. “E’ stato bello partecipare in presenza – ha detto il professor Andrea Borraccia – perché è stato evidente il tratto caratteristico che la scuola porta: spazio di incontri, incroci di incontri, proprio come il tema proposto dal concorso”. “Il premio ricevuto da Sara Bianco – ha detto il Dirigente Scolastico Giovanna Tarantino -ci inorgoglisce in modo particolare ed esprime la qualità del lavoro di scrittura creativa che proponiamo in tante forme e con tante diverse progettualità. Particolarmente significativo è poi il fatto che il premio sia stato ricevuto da una studentessa del nostro indirizzo di Scienze Applicate, segno di un’attenzione all’ambito umanistico anche nell’indirizzo di studi in cui la matrice scientifico-sperimentale è posta al centro. Complimenti a Sara e al professor Andrea Borraccia che l’ha seguita”.
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