Si sono riunite questa mattina a Barletta le delegazioni delle più importanti marinerie della Puglia, provenienti da Manfredonia, nel Foggiano, Trani e Bisceglie, per la provincia di Barletta-Andria-Trani, Molfetta, Mola di Bari e Monopoli, nel Barese, per decidere come proseguire la protesta contro il caro gasolio dopo avere rimosso i blocchi nei rispettivi porti. L’ultimo è stato proprio quello di Barletta, dove i pescatori barlettani, che hanno partecipato all’incontro, hanno manifestato fino a ieri. “Non abbiamo ottenuto alcuna risposta dal Governo rispetto alla nostra richiesta più importante, ossia portare il prezzo del gasolio a 50 centesimi perché quello attuale, arrivato a 1 euro e 23 centesimi, per noi è insostenibile”, spiega un portavoce dei pescatori barlettani, Carlo Sciascia. “I blocchi non possono continuare ma nessuno ci ascolta – aggiunge – quindi abbiamo deciso di riunirci in assemblee itineranti, oggi siamo stati qui e domani toccherà a Mola, con l’obiettivo di coinvolgere le amministrazioni locali per fare sentire la nostra protesta attraverso i sindaci e i rappresentanti istituzionali”
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